L’Aquila. Festeggia il primo compleanno lo sport in Costituzione. Lo scorso settembre la pratica sportiva è stata inserita nella Carta costituzionale, con il riconoscimento del suo valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico. A trasformare questo principio in diritto garantito sono le oltre 120mila organizzazioni di promozione sportiva che ogni giorno lavorano per rendere lo sport una pratica accessibile per tutti.
Sarà proprio lo sport sociale e inclusivo il protagonista della campagna #Unaltrapartita. Comunità in campo, promossa da Acri e Assifero, con le Fondazioni associate, in occasione della dodicesima Giornata Europea delle Fondazioni.
La Fondazione Carispaq, come ogni anno partecipa alla giornata aderendo alla campagna di sensibilizzazione con un’edizione speciale del progetto “Street Fitness – fai respirare la tua mente” realizzato dall’ASD My Gym con la collaborazione dell’istruttrice Katia Salute e della storica dell’arte Angela Ciano.
Sabato prossimo 28 settembre alle ore 9:30 gli atleti paralimpici dell’ASD Atletica L’Aquila e gli Special Olimpics del Team L’Aquila, insieme a giovani sportivi normodotati, parteciperanno ad una giornata di sport e cultura nel centro storico dell’Aquila.
Il progetto “Street Fitness – allena la tua mente”, realizzato dall’ASD Centro Studi My Gym dell’Aquila e sostenuto dalla Fondazione Carispaq, intende promuovere la cultura dell’attività fisica all’aria aperta unita al racconto storico artistico deI luogo fruito che, in questo caso, sarà il centro storico dell’Aquila. Un innovativo sistema di ascolto in cuffia permette di praticare questa attività senza interferenze esterne e con musica di sottofondo.
Prima dell’attività sportiva alle ore 9:30, presso la sede della Fondazione Carispaq a L’Aquila (C.so Vittorio Emanuele II, 196) si svolgerà un breve momento di saluto agli atleti al quale partecipano il Presidente della Fondazione Domenico Taglieri, l’assessore allo sport del Comune dell’Aquila Vito Colonna, l’atleta paralimpica medaglia d’oro Pechino 2008 Paola Protopapa e la Presidente dell’ASD Centro Studi My Gym che dal 2017 organizza l’attività di Street Fitness per tutti, Concetta Milanese.
Alla campagna di nazionale della Giornata Europea delle Fondazioni 2024 partecipano le principali reti associative dello sport inclusivo: Aics, Csen, Opes, Sport for Inclusion, Uisp. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio Rai per la Sostenibilità ESG e la mediapartnership di Rai Sport. Fino al 1° ottobre, in tutta Italia, verranno organizzati oltre 130 eventi, tra spettacoli, incontri e appuntamenti che metteranno al centro lo sport per tutti. Si tratta di progetti che favoriscono l’attività sportiva di giovani e anziani, persone con disabilità, migranti, detenuti. L’elenco completo è sul sito www.unaltrapartita.it.
Lo scenario della partecipazione sportiva nel nostro Paese non è roseo. Gli italiani che fanno sport sono poco più di 20 milioni (il 34,5% della popolazione). Questo ci porta ad essere in testa alle classifiche mondiali per indice di sedentarietà (siamo al 4° posto tra gli adulti e al 1° tra i minori). Esiste un evidente divario di genere: le donne sono solo il 43,3% della popolazione sportiva. E si sta aprendo anche una questione generazionale: i giovani fanno sempre meno sport (fuori da scuola). Inoltre, le persone con disabilità che riescono ad accedere allo sport sono la metà di quelli senza limitazioni. Le ragioni principali di questi divari sono i costi elevati, la carenza di strutture, l’esempio famigliare. Crescono anche le ragioni psicologiche che spingono i ragazzi all’abbandono: soprattutto ansia e burnout. A questo scenario risponde il Terzo settore: un terzo delle organizzazioni non profit italiane si occupa di sport, grazie anche a quasi il 20% di tutti i volontari italiani.
- Solo il 34,5% degli italiani fa sport; siamo al 4° posto al mondo tra gli adulti e al 1° tra i minori per indice di sedentarietà
- Divario di genere: le donne sono solo il 43,3% della popolazione sportiva
- Le persone con disabilità che riescono ad accedere allo sport sono la metà di quelli senza limitazioni
- Allarme abbandono sportivo tra i giovani: Generazione Z lascia per ansia da prestazione e burn out
- Le cause: costi elevati, carenza di strutture, esempio famigliare
- Risponde il Terzo settore: un terzo del non profit italiano promuove lo sport per tutti
Le Fondazioni italiane sono al fianco delle organizzazioni del Terzo settore che promuovono lo sport sociale e inclusivo, perché condividono la visione dello sport come strumento di inclusione, partecipazione e benessere. Contribuire a garantire l’accesso alla pratica sportiva – indipendentemente dalle proprie condizioni sociali, economiche e fisiche – è una delle strade per contrastare le disuguaglianze, favorire la partecipazione e far crescere la coesione sociale delle comunità, valorizzando il protagonismo delle organizzazioni che si prendono cura del bene comune.
Complessivamente, ogni anno le Fondazioni erogano più di un miliardo di euro in diversi settori. Il principale è il welfare a cui va oltre un terzo del totale, seguono cultura, educazione, ricerca. Il 70% di queste risorse è destinato a organizzazioni del Terzo settore (il resto va, prevalentemente, agli Enti locali). La rilevanza del ruolo di supporto al non profit del Paese è stata recentemente riconosciuta anche dall’Istat, che nel suo Censimento dedicato, ha rilevato che il 64% delle organizzazioni non profit italiane riceve un finanziamento dalle Fondazioni di origine bancaria. Le risorse stanziate dalle Fondazioni, ogni anno, supportano oltre 20.000 interventi, con un importo medio di circa 50.000 euro.