L’Aquila. “Scegliere le migliori figure professionali tra coloro che sono risultati idonei con il mandato di operare in maniera efficace, in particolare rompendo metodi poco trasparenti che nel corso degli anni hanno coinvolto parti di centrodestra e parti di centrosinistra”. Sulle trattative, in pieno svolgimento, per le numerose nomine e l’attuazione dello spoil system in regione dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni del 10 febbraio scorso, interviene il deputato aquilano Luigi D’Eramo, vice segretario regionale della Lega, ex assessore comunale dell’Aquila. “Basta inciuci”, dice, “i salviniani in regione sono gli azionisti di maggioranza alla luce dei 10 consiglieri sui 18 di maggioranza e dei 4 assessori su 6 nella Giunta guidata da Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia. Anche se a dispetto dei numeri, in questa prima parte della legislatura, la nutrita truppa è apparsa ancora inesperta e quindi incapace di incidere e, in molti casi, conflittuali”.
“Ritengo”, continua il parlamentare, “che le nomine, a partire dai ruoli di direttori generali delle Asl abruzzesi, soprattutto quella dell’Aquila, essendo la mia provincia, debbano essere scelte tra le migliori figure professionali possibili emerse dai bandi, e che garantiscano immediatamente due condizioni: grande operatività amministrativa e di visione strategica in accordo con la linea politica dell’assessorato, ma soprattutto totale inversione di marcia rispetto al presente e al recente passato, in modo tale da andare a scardinare metodi poco trasparenti, troppo spesso chiacchierati, che hanno imperversato e si sono ripetuti negli ultimi anni e spesso sono stati momento di incontro tra componenti di centrodestra e di centrosinistra dell’Aquila, una sorta di perversione politica che come Lega non condividiamo, combatteremo e contrasteremo finché non saranno di nuovo garantite terzietà e trasparenza”.
Per D’Eramo “lo stesso concetto è da estendere alle altre importanti nomine”. “Cerchiamo il meglio ovunque, perché la credibilità della nostra coalizione si mantiene nel momento in cui si riesce ad attuare ciò che in campagna elettorale si è assicurato: e noi abbiamo garantito, una volta vinte le elezioni, una classe dirigente all’altezza e non serva della politica”. Il deputato interviene anche “sul momento della Lega in seno all’Ente regionale”. “La Lega sta entrando in assetto dopo i primi mesi di studio”, conclude, “e lavora costantemente per l’affermazione di questi principi: concretezza, operatività e trasparenza senza se e senza ma”.

