L’Aquila. Sabato 30 novembre, alle ore 18.00, presso la Galleria Commerciale di Via Roma a L’Aquila si terrà la prima mostra d’arte contemporanea di Spazio Genesi, associazione culturale che nasce come interfaccia tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila ed il contesto cittadino che li ospita.
Che non si potrà mai avere intende porre in dialogo due artisti che seppur provenienti da discipline ed ambiti differenti mantengono all’interno della loro pratica un filo comune strettamente legato alla città e alle memorie che ad essa si legano.
La traccia, intenzionale e casuale, diviene nelle opere di Davide Mariani e Debora Panaccione uno strumento per indagare le forme dell’abitare a partire da una continua oscillazione tra passato e presente.
Non vi è alla base semplicemente il tentativo di cristallizzare le proprie memorie o rappresentarne graficamente i punti cardine, quanto piuttosto l’intenzione di portare alla luce nuove narrazioni che si sviluppano a partire da un bisogno identitario e dal costante rapporto con il tema del radicamento. Attraverso l’alterazione, la produzione e la riproduzione delle immagini emerge il desiderio di evadere dal tecnicismo accademico o da qualsivoglia forma di contenimento.
Per Mariani e Panaccione il limite viene istituito in quanto soglia e delimitazione da oltrepassare.
Eludere l’etichettamento in un genere o in una pratica specifica spinge gli artisti a sperimentare e ad ibridare pratiche che oscillano dalla fotografia al mezzo video fino ad arrivare al disegno.
La carta, dotata di preziosità ed al tempo stesso carica di valenze metaforiche, diviene il medium privilegiato per favorire la condivisione di un’intimità continuamente soggetta a rinegoziazione.
Che non si potrà mai avere, un colloquio tra tentativi di appropriazione ed impossibilità di significati univoci.