L’Aquila. I carabinieri hanno arrestato in una masseria di Cerignola due albanesi, un 32enne ed un 34enne, accusati dell’agguato compiuto il 23 maggio scorso, a Trani, durante il quale furono sparati cinque colpi di pistola contro un’auto sulla quale c’erano due loro connazionali e tre donne italiane,
nessuno dei quali rimase ferito. I due sono accusati di tentativo di omicidio e sono stati portati in carcere in base ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla magistratura tranese. Assieme a loro sono stati arrestati in flagranza di reato quattro presunti fiancheggiatori trovati in possesso di droga: una 25enne di origini cubane e altri tre albanesi di 29, 24 e 31 anni.
Oltre alla droga, su un tavolo della masseria sono state trovate due pistole (calibro 9 e 40) provviste di munizioni. Futile – secondo le indagini – il movente dell’agguato, riconducibile all’interruzione di una relazione sentimentale tra il 32enne (che sparò) ed una delle donne che si trovavano sulla
Mercedes contro la quale furono sparati, dalla Bmw condotta dal 34enne, i colpi di pistola calibro 40. Nei confronti del 34enne albanese – hanno accertato i militari – pendevano due provvedimenti restrittivi emessi dal Tribunale de L’Aquila per evasione, violenza sessuale aggravata, porto abusivo di armi in luogo pubblico e rapina, fatti per i quali era ricercato da oltre due anni.