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Sos siccità, Coldiretti: la mappa delle emergenze, vendemia a rischio

Va meglio per pomodoro e cereali

Alessandra Ciciotti di Alessandra Ciciotti
9 Luglio 2025
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L’Aquila.  Non basta la blue tongue ad abbattersi sull’agricoltura abruzzese. Nelle campagne è emergenza per la siccità estiva e la carenza di acqua in gran parte della regione: negative, le prime stime sui raccolti, che fanno ipotizzare un leggero calo delle principali produzioni agricole con alcune importanti eccezioni come i cereali e il pomodoro a pera: per loro si prospetta una buona annata sia per produzione che per qualità. Intanto, Coldiretti sta monitorando il territorio per avere, a stretto giro, una “mappa della siccità”. L’allarme riguarda la zootecnia, già colpita dalla lingua blu: ovini e bovini sono in forte sofferenza e producono meno latte a causa delle alte temperature. Ma a preoccupare sono anche le produzioni di eccellenza, che incidono sull’economia regionale, quali vino e olio.

UVA E VINO – Per quanto riguarda la viticoltura, gli ultimi due anni hanno “regalato” le vendemmie più scarse di sempre: nel 2024 in Abruzzo sono stati prodotti 2,29 milioni di ettolitri di vino (di cui 1,5 milioni a Do/Ig), mentre nel 2023 sono stati registrati 1,5 milioni di vino contro la media di oltre 3miioni di ettolitri negli anni precedenti. A preoccupare gli agricoltori sono però le importanti giacenze e la conseguente necessità di dover ricorrere ad un secondo blocage per garantire la stabilità del mercato.

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OLIO  – Altro discorso per l’olivicoltura che rappresenta da sempre un settore importante per l’agricoltura abruzzese, tanto che i dati pongono l’Abruzzo al settimo posto in Italia in relazione alle superfici olivate coltivate. La superficie coltivata regionale è infatti di circa 41.900 ettari e la campagna olivicola coinvolgerà attivamente oltre 60mila aziende e 312 frantoi. È comunque ancora presto per una stima sulla raccolta che, comunque, negli ultimi anni ha registrato, rispetto alla media storica, un calo del 30-40% della produzione. Il 2025 è stato comunque caratterizzato da una fioritura eccezionale, seguita purtroppo da un clima non sempre favorevole (l’allegazione è stata bassa a causa delle improvvise escursioni termiche). Tra una decina di giorni, o comunque entro l’inizio di agosto, la situazione sarà più chiara.

CEREALI- La trebbiatura quasi finita conferma un miglioramento sui tre paramenti più importanti: la resa per ettaro, il peso specifico e le proteine. Una produzione a macchia di leopardo per quanto riguarda le rese dei cereali (quantità per ettaro) che tendenzialmente sembrano migliori dello scorso anno (+ 15%) anche se alcune zone hanno risentito delle perturbazioni avverse. Buona annata anche per il pomodoro. La stagione asciutta ha garantito la mancanza dei patogeni ma la carenza di acqua di irrigazione è un problema da affrontare al più presto. “Rilanciamo pertanto il progetto di un piano invasi, realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere la pioggia e utilizzarla in caso di necessità – dice Pietropaolo Martinelli, presidente di Coldiretti Abruzzo – L’obiettivo è raddoppiare la raccolta di acqua piovana garantendone la disponibilità per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, contribuendo anche alla regimazione delle piogge in eccesso e prevenendo il rischio di esondazioni”.

“La siccità dovuta dalla carenza di piogge è ormai sempre più consolidata – afferma Marino Pilati direttore regionale di Coldiretti Abruzzo – inoltre, ad aggravarne gli effetti, c’è anche l’incapacità di programmazione di progettazione di un sistema infrastrutturale adeguato in grado di evitare la dispersione dell’acqua esistente”.

COMUNICATO STAMPA

Tags: coldiretti
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