L’Aquila. Nel pomeriggio di oggi i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia del capoluogo abruzzese hanno tratto in arresto una trentenne residente a L’Aquila, pregiudicata, in esecuzione di
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di L’Aquila Guendalina Buccella. La donna, ristretta presso la propria abitazione aquilana, in regime di arresti
domiciliari, ha approfittato di un permesso, ottenuto per la cura dei propri figli minori, per compiere un furto. Le accuse infatti sono di evasione e furto aggravato. Le indagini sono partite dalla denuncia sporta dalla proprietaria di un negozio del centro
commerciale “L’Aquilone” ai militari dell’Arma. In quella circostanza la denunciante ha consegnato alcuni filmati delle telecamere interne dell’esercizio commerciale, nei quali si poteva
vedere una signora che, in collaborazione con due ragazze minorenni, attraverso più azioni ripetute, sottraeva merce dagli espositori, occultandola in una grossa borsa bianca e nera, che portava al seguito. Addirittura la donna, per eludere al meglio la sorveglianza delle commesse, ha acquistato qualche capo di abbigliamento dal valore irrisorio. I carabinieri hanno studiato attentamente le riprese e hanno identificato le tre autrici del delitto, che
sono risultate essere una mamma con le due figlie di sedici e tredici anni. Pertanto, hanno immediatamente informato sia la procura ordinaria che la procura per i minorenni del capoluogo e, per la donna, il sostituto procuratore della Repubblica Guido Cocco ha subito richiesto al
tribunale di L’Aquila una misura adeguata che si è concretizzata nell’arresto odierno, attesi anche i numerosi precedenti penali della giovane madre.