Pescara. Sogna il Pescara dopo la vittoria sul Benevento che vale il primato: era dal del 2012, quando i biancazzurri di Zeman chiusero ad 83 punti il torneo, che la formazione abruzzese non riusciva a salire sul gradino più alto della classifica. Oggi, dopo il 2-1 sui sanniti, gli adriatici con 15 punti sono in testa alla classifica, ancora imbattuti, e con due punti di vantaggio sul Verona e tre sul Lecce. Mentre i tifosi sognano, il tecnico Pillon non si esalta.
“Oggi essere lì in alto è una gratificazione per la squadra, ma io voglio tenere i piedi per terra. Il calcio è strano e noi dobbiamo essere umili e giocarcela come abbiamo fatto oggi. I ragazzi hanno fatto una grande gara, ma ci è servita da lezione il pareggio di Padova. Oggi siamo stati attenti, abbiamo avuto spirito di squadra e mi sono reso conto che la chiave della vittoria di oggi è che tutti ci hanno creduto. Il gruppo lo sento proprio mio, perché non molliamo mai e questo è il mio modo di essere. Ringrazio anche tutto il mio staff che sta facendo un grande lavoro”.
“Nonostante avessimo giocato martedì sera, oggi – ha detto Pillon – abbiamo pedalato, ma è tutto frutto dell’umiltà del gruppo. Se sbaglia uno arriva sempre il compagno e questo è fondamentale. Ad aprile, forse, sapremo cosa fare. Ora dobbiamo pensare solo di partita in partita. Marras e Machin hanno fatto una grande gara. Mettere un uomo in più in difesa vuol dire fare di necessità virtù, bisogna battagliare fino alla fine e portare il risultato a casa”.