Teramo. Un importo complessivo di 10 milioni di euro per riportare alla luce una struttura danneggiata dal sisma ma soprattutto per dare alla città nuovi servizi in campo sociale ed educativo. Il commissario straordinario dell’Azienda servizi alla persona, Asp 1 di Teramo, ha annunciato stamane nel corso di una conferenza stampa l’avvio del progetto che farà nascere a Teramo una Residenza sanitaria assistita (Rsa) di 40 posti “Regina Margherita” ed un asilo riservato ai piccoli 0-6 anni con 60 posti “Gemma Marconi”.
Con il commissario Roberto Canzio alla conferenza era presente l’assessore regionale alle Politiche sociali, Roberto Santangelo, insieme con il consigliere regionale Emiliano Di Matteo. “Il progetto è ambizioso e fortemente innovativo – ha esordito l’assessore Santangelo – Siamo di fronte ad un’iniziativa vera, con importi stanziati, che porterà al recupero edilizio ed energetico di un antico palazzo della città di Teramo, ma soprattutto che porterà sul territorio servizi sociali ed educativi, che poi rappresentano i bisogni attuali della società: preservare e curare gli anziani, crescere ed educare i più piccoli. L’Asp 1 di Teramo lo farà tenendo conto del benessere dei destinatari avendo previsto nel progetto esecutivo ampi spazi ben al di sopra degli standard richiesti”.
Per i due progetti approvati ed esecutivi sono stati indicati anche i tempi di esecuzione: dai 18 ai 24 mesi con la possibilità concreta che la struttura residenziale sia pronta nei primi mesi del 2026, mentre quella educativa tra la primavera e l’estate dello stesso anno. In questo senso, l’assessore Santangelo ha sottolineato “l’impegno che la Regione Abruzzo ha profuso per la Asp 1 di Teramo, al pari di quello messo in campo per le altre Asp regionali. All’azienda – ha ricordato l’assessore – sono stati erogati 4 milioni per le spese sostenute per il Covid ed altri contributi a parziale rimborso delle spese sostenute. Il problema riguarda tutte le Asp regionali, con costi altissimi nella gestione delle strutture, ed è nostro compito trovare la giusta soluzione per l’equilibrio economico e finanziario delle aziende stesse. Del resto – ha aggiunto – mi pare responsabile dare sostegno a tutte quelle attività sociali che da una parte garantiscono servizi sociali ma, dall’altro, non generano profitti”.