L’Aquila. “Complimenti a forze dell’ordine e inquirenti che hanno ripulito L’Aquila e altre tredici province italiane dalla mafia nigeriana”. Interviene anche il leader della Lega, Matteo Salvini, in merito all’inchiesta “Hello Bross”, condotta dalla Squadra Mobile dell’Aquila, dalla Sezione di Polizia Giudiziaria e dal Servizio Centrale Operativo, che, come raccontato da AbruzzoLive, ha portato all’arresto di 30 affiliati della mafia nigeriana appartenente alla Black Axe, presenti in 14 province italiane, con base operativa nel capoluogo abruzzese.
Una criminalità “economica con modalità moderne” che puntava a realizzare, attraverso frodi informatiche, veicolate da fondi ottenuti in maniera illecita, una serie di operazioni di riciclaggio in beni mobili (acquisti su siti e-commerce) e immobili (proprietà in Nigeria) per una economia globale parallela apparentemente lecita che danneggia il sistema economico italiano Altri 25 nigeriani, come gli arrestati, risultano indagati per associazione di stampo mafioso finalizzate al compimento di numerosi reati tra cui traffico di stupefacenti, immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, truffe romantiche, truffe informatiche e riciclaggio, per un totale di quasi 100 capi di imputazione.
“Per l’ennesima volta”, ha sottolineato il segretario del carroccio, “la cronaca smentisce chi, per motivi ideologici, ha sempre negato l’esistenza di grandi organizzazioni criminali extracomunitarie. Tolleranza zero contro i delinquenti di ogni colore”.