L’Aquila. È scontro tra l’ Azienda servizi municipalizzati (Asm) del Comune dell’Aquila
e i sindacati sul futuro dei 20 lavoratori interinali utilizzati per la rimozione delle macerie, i cui contratti,secondo la società pubblica, non sono stati prorogati per le norme contenute nel cosiddetto decreto Dignità. Cgil Fp, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl e Fiadel, dopo una riunione avuta nei giorni scorsi con l’amministratore
unico, Paolo Federico, hanno inviato una lettera al sindaco dimissionario dell’Aquila, Pierluigi Bondi,all’assessore al ramo Carla Mannetti e, per conoscenza, allo stesso Ad, nella quale chiedono chiarezza sulla situazione dei lavoratori, mettendo in dubbio il no a rinnovi e proroghe dei temi determinati “in merito ad una impossibilità, a noi confermata dall’Azienda, ma dalle scriventi già verificata e dai contorni di potenziale infondatezza”.
Mancate proroghe di contratti a termine potrebbero innescare vertenze nei confronti dell’azienda. A tale proposito i sindacati, nel denunciare che l’azienda non ha ancora risposto alle istanze per conoscere contratti e scadenze e nel condividere la necessità di tutelare gli eventuali diritti dei lavoratori interinali, invitano i vertici “a sospendere le eventuali procedure in corso per la selezione di lavoratori con contratto di somministrazione di lavoro” e di procedere tempestivamente, a norma di legge, con un avviso ad
evidenza pubblica per la formazione di una graduatoria alla quale ricorrere in caso di esigenze aziendali di tipo operativo. Tutto ciò al fine di risparmiare risorse: secondo quanto si è appreso, per individuare professionalità allo scopo della rimozione delle macerie, l’Asm avrebbe avviato una selezione con l’agenzia interinale Gi Group.