L’Aquila. “Le celebrazioni previste per la giornata di domani ci ricordano che il terremoto è una ferita ancora aperta per la città dell’Aquila. Dopo nove anni tuttavia non possiamo che cogliere gli straordinari segnali di ripresa sociale e culturale che stanno interessando il capoluogo di regione”. E’ quanto dichiarato dal presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio alla vigilia del nono anniversario del tragico terremoto che colpì L’Aquila nel 2009. “Certo vi è ancora molto da fare”, aggiunge Di Pangrazio, “ma vedo il futuro per L’Aquila un po’ meno grigio ed auspico che la ricostruzione pubblica e privata subisca una decisa accelerazione nei prossimi mesi e anni.
Queste celebrazioni sono momenti utili a ricordare il dolore e la tragedia che ci hanno investiti ma devono essere anche il terreno per una discussione più ampia sul futuro dell’Aquila e dell’intero Abruzzo. Ripensare il nostro modello di vita, costruire in sicurezza e con nuove tecnologie, fare prevenzione, studiare ed organizzare una nuova governance per la gestione delle calamità naturali, devono essere gli obiettivi della classe politica regionale. Come Presidente dell’Assemblea legislativa regionale sento questo dovere nei confronti di tutti gli abruzzesi, pertanto impiegherò tutto il mio tempo affinchè l’Abruzzo del domani sia pronto e preparato a raccogliere le sfide che i terremoti ci propongono”. Questa sera, il Consiglio regionale prenderà parte alle celebrazioni in città con il suo gonfalone e sarà presente anche Di Pangrazio.