L’Aquila. La ricostruzione post-sisma dell’Aquila del 6 aprile 2009 “è uscita dalla priorità del Governo e noi abbiamo la grande esigenza di farci ascoltare e, se è necessario, di alzare un po’ la voce perché è un problema di tutta la comunità che unitariamente, deve farsi sentire”. A lanciare l’allarme il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, ai lavori del tavolo della Ricostruzione, convocato con l’obiettivo di riaccendere i riflettori sulla ricostruzione del capoluogo e dei comuni del cratere sismico. Tra gli argomenti, quello della proroga al pagamento delle tasse sospese e delle nomine dei due responsabili degli uffici speciali.
“Le procedure sono iniziate”, ha detto Lolli riferendosi alle nomine, “ma temo che ci vorrà ancora del tempo prima che i due uffici possano riprendere regolarmente a funzionare”. Si è anche evidenziato che la situazione degli uffici speciali per la ricostruzione è aggravata dalle scadenze contrattuali dei dipendenti che determinano ritardi per le pratiche.
All’incontro hanno partecipato i parlamentari Stefania Pezzopane e Marco Marsilio, il coordinatore dei sindaci del cratere 2009, Francesco Di Paolo, rappresentanti degli ordini l’Ordine degli architetti, Edoardo Compagnone, degli ingegneri, Pierluigi De Amicis e Giustino Iovannitti, del Collegio dei geometri, Giampiero Sansone e Massimo Busilacchio, delle associazioni di categoria, Massimiliano Mari Fiamma (Apindustria e Confapiedil), Paolo Gargano (Confindustria l’Aquila), Adolfo Cicchetti, Pierluigi Frezza ed Emanuele Sannito (Ance L’Aquila), Ezio Rainaldi (Upi L’Aquila) e delle organizzazioni saldacali, Umberto Trasatti e Francesco Marrelli (Cgil L’Aquila), Roberto Bussolotti (Ugl L’Aquila), Paolo Sangermano (Cisl L’Aquila), il presidente dell’Associazione Presidenti Consorzi, Paolo Calvi Moscardi e l’assessore del comune di Montorio al Vomano Nina Mori.
Assente il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi perché impegnato in un incontro a Bruxelles, rappresentato da Daniele Placidi, funzionario Struttura.