L’Aquila. Una bozza di decreto congiunto Usrc-Usra (Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere e dell’Aquila), che consentirà di adeguare il contributo per la ricostruzione post sisma 2009 agli attuali valori del mercato edilizio, in linea con quanto già accaduto per il cratere 2016, sia per le pratiche in corso di istruttoria che per quelle già ammesse a contributo con lavori in corso. È la proposta uscita dal Tavolo di Coordinamento delle aree omogenee convocato dal Coordinatore Gianni Anastasio, svoltosi ieri, alla presenza dei sindaci, Massimiliano Giorgi (Montereale), Paolo Federico (Navelli), Domenico Nardis (Villa Sant’Angelo), Mauro Di Ciccio (Roccadi Mezzo), Emanuele Tiberii (Colledara), Lanfranco Chiola (Cugnoli) e Rodolfo Marganelli (Goriano Sicoli).
“Lo straordinario ed imprevedibile aumento dei prezzi delle materie prime e di alcuni dei principali materiali da costruzione sta, infatti, determinando una grave alterazione delle previsioni contrattuali e delle valutazioni estimative dei computi metrici originari di progetto tali da provocare una rilevante stasi del mercato e anche il blocco delle procedure e delle attività di cantiere da parte delle imprese affidatarie degli interventi di ricostruzione post
sisma 2009”, si legge in una nota dell’Usrc. “Sono stati analizzati i termini di una bozza di decreto per adeguare il contributo per la ricostruzione post sisma.Tuttavia, a fronte di una potenziale immediata applicabilità dello stesso decreto nell’ambito dei centri storici dei comuni del cratere, si sta riscontrando una situazione di stallo in relazione alla possibilità di applicare i medesimi incrementi anche alle periferie e ai comuni fuori cratere, nei cui ambiti trovano ancora applicazione le OPCM emanate nell’immediata emergenza e non il modello parametrico introdotto nel 2013. Al fine di garantire equità di condizioni economiche nei vari ambiti, è stato richiesto alla Struttura di Missione post sisma 2009, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, una modifica normativa che consenta ai Titolari degli Uffici Speciali di normare e adottare provvedimenti di indicizzazione dei costi, volti ad adeguare i contributi anche al di fuori dei centri storici e nei comuni fuori cratere”.