L’Aquila. “Diversi compagni che avevano condiviso il nostro percorso all’interno di Sel non faranno parte di Sinistra Italiana, in quanto hanno un punto di vista diverso su cosa si intende per nuova sinistra e per radicalità”. Con queste parole Daniela Santroni, membro della direzione nazionale di Sinistra Italiana e consigliera comunale a Pescara, questa mattina in conferenza stampa ha spiegato la scelta di diversi esponenti politici abruzzesi di abbandonare Si per passare nel Movimento dei Democratici e Progressisti guidato da Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani, concorrenziale ma non alternativo ai democrat di Renzi e al governo Gentiloni. In tutto sono 45 i nomi degli esponenti politici e degli amministratori locali che in Abruzzo compaiono nell’elenco dei promotori di Sinistra Italiana. Non fanno parte della lista il deputato Gianni Melilla, che ha già annunciato il suo passaggio al Movimento dei Democratici e Progressisti, il sottosegretario regionale Mario Mazzocca e il consigliere regionale Leandro Bracco, che domani formalizzeranno la loro decisione. “Ci saranno posizioni diverse rispetto al governo Gentiloni, che a nostro giudizio non è molto diverso dal governo Renzi prosegue Santroni .
In Regione andremo avanti valutando proposta per proposta e al termine del congresso regionale decideremo come porci rispetto alla giunta D’Alfonso”. Presenti, in conferenza stampa, anche i membri dell’esecutivo regionale Daniele Licheri e Stefano Ciccantelli, insieme ad altri due esponenti di Si al consiglio comunale di Pescara, Giovanni Di Iacovo e Ivano Martelli. “Siamo un partito di sinistra che porta avanti sui territori e a livello nazionale politiche di sinistra rimarca Martelli . Tutto il resto, che riguarda le varie formazioni fuoriuscite, è più che altro una questione elettorale”. Sulla stessa lunghezza d’onda Ciccantelli, che osserva come “Sinistra Italiana sia un partito di alternativa, chiaramente all’opposizione del governo Gentiloni, a differenza di altre formazioni che stanno nascendo”.