Pescara. Botta e risposta in diretta tv tra Maurizio Acerbo, della segreteria nazionale del Prc, e il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, ospiti dello speciale Tribuna ¬ Referendum costituzionale in onda su Raitre-Rai Parlamento. L’esponente del Partito comunista, al termine di uno dei suoi interventi, ha infatti criticato il primo cittadino per essere andato a Roma con l’auto di servizio e con l’addetto stampa al seguito. “Il lusso che non ci possiamo più permettere è il malcostume della classe dirigente che ci governa ¬ ha detto Acerbo in diretta – Ho visto l’autista del Comune e il sindaco è venuto anche con l’addetta stampa”. “Fornirò all’onorevole Acerbo anche la mia agenda così spieghiamo quali sono le ragioni che ci hanno condotto a Roma”, ha subito risposto Alessandrini, mentre il conduttore sottolineava che la questione non riguarda il referendum.
“Oggi mi sono recato in bus a Roma presso la sede Rai di Saxa Rubra per partecipare a una tribuna elettorale referendaria per sostenere il NO. Con qualche sorpresa ho trovato a rappresentare il SI il sindaco di Pescara Alessandrini, soltanto che lui era venuto con auto, autista e addetta stampa del Comune per una trasmissione che nulla aveva a che fare con i compiti del Comune.” Così Maurizio Acerbo. “Cosa che ho fatto notare in diretta denunciando l’episodio di palese malcostume. Quando va in giro per motivi di partito il sindaco usi la sua automobile, paghi benzina e autostrada, oppure prenda i mezzi pubblici” conclude il leader di Rifondazione Comunista.
“In un momento in cui soffia forte il vento dell’antipolitica c’è una retorica che afferma che se il sindaco va a Roma con l’auto di servizio e partecipa a un’iniziativa referendaria compie sicuramente un inammissibile abuso.” Questa la replica del primo cittadino di Pescara. “Con sconsolato stupore osservo la tendenza a credere che la realtà sia solo questa e non contempli invece il fatto che quando vado a Roma io possa cercare di fare più cose contemporaneamente, che di certo non sono lo shopping in via Condotti o assistere al tennis al Foro Italico, ma hanno a che fare con la città e con il mio mandato di sindaco e che alle volte è opportuno che restino anche riservate. Esattamente com’è accaduto ad esempio per il porto, l’aeroporto, per le questioni aperte dal federalismo demaniale, o lo Stadio, o, non ultimo per il piano di riequilibrio dei conti cittadini e com’è capitato oggi e ricapiterà, immagino, in futuro perché tante sono le questioni da risolvere. Mi chiedo cosa abbiano portato a Pescara e all’Abruzzo, invece, i tanti viaggi in autobus e mezzi pubblici che ha compiuto chi oggi polemizza su questa ultima trasferta romana durante gli anni del suo impegno politico e istituzionale. In attesa di saperlo, segnalo per la cronaca che domani pomeriggio, sempre al fine di sostenere le ragioni del sì al referendum, parteciperò, insieme ad altri sindaci di città del Sud (quello di Bari, Reggio Calabria e quello di Caserta, fra gli altri), ad una grande iniziativa a Napoli. Vado appositamente per essa e ci vado con la mia macchina personale. Se qualcuno è interessato, parto alle 12 da Pescara dopo aver esaurito i concentrati impegni della mattina a Palazzo di Città e rientro 12 ore dopo circa, pronto per affrontare gli appuntamenti di venerdì” conclude Alessandrini.