 L’Aquila. “Io sento, da romano che giunge all’Aquila da fuori, che c’è una grande vivacità culturale, c’è una sete di bellezza e di arte. Il teatro – speriamo che ci venga riconsegnato tra un paio d’anni, si spera – deve tornare a essere il luogo di incontro della comunità, deve ritornare a ricreare anche quel tessuto di persone che si ritrovano, che si interrogano su determinati argomenti. Il teatro ovviamente è il cuore culturale dell’Aquila”. Lo ha detto oggi Simone Cristicchi, direttore artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo all’Aquila, a Pescara per ricevere il Premio Aligi all’interno della kermesse culturale D’Annunziana.
L’Aquila. “Io sento, da romano che giunge all’Aquila da fuori, che c’è una grande vivacità culturale, c’è una sete di bellezza e di arte. Il teatro – speriamo che ci venga riconsegnato tra un paio d’anni, si spera – deve tornare a essere il luogo di incontro della comunità, deve ritornare a ricreare anche quel tessuto di persone che si ritrovano, che si interrogano su determinati argomenti. Il teatro ovviamente è il cuore culturale dell’Aquila”. Lo ha detto oggi Simone Cristicchi, direttore artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo all’Aquila, a Pescara per ricevere il Premio Aligi all’interno della kermesse culturale D’Annunziana.
Nell’intervista al Tg3 Abruzzo il cantautore, attore e scrittore romano ha spiegato che “il 28 di novembre, proprio al Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila, ci sarà il debutto del mio nuovo spettacolo che si intitola ‘Happy Next – Alla ricerca della felicità’. Si vuole interrogare su questa parola che è di uso comune però è sempre inafferrabile, e nello stesso tempo con l’utilizzo di alcuni espedienti si può riuscire a trovarla, la felicità”.
“Sono contentissimo, ringrazio il Premio perché ricevere un riconoscimento del genere mi dà tanto
coraggio e mi spinge a continuare questa strada che a volte è molto difficile e invece regala sempre tante soddisfazioni” ha aggiunto Cristicchi, commentando il premio alla D’Annunziana. “Io credo che l’arte possa diventare un amplificatore, una cassa di risonanza. Il microfono è un’arma potentissima. Ho sempre sentito la grande responsabilità di parlare a tante persone e quindi attraverso quello strumento cerco di mettere in luce delle realtà che vengono poco spesso frequentate, poco spesso pubblicizzate. E quindi la malattia mentale, eventi storici del nostro passato, ma anche temi importanti a quanto pare come quello della felicità” ha concluso Cristicchi.
 
			 
			


