Sulmona. Si è tenuta questa mattina a Sulmona, nella sede della Uil in viale Papa Giovanni XXIII, la tavola rotonda sulla sicurezza sul lavoro alla quale hanno partecipato Renzo Iride, del Dipartimento Lavoro della Regione Abruzzo, Ivana Veronese, segretaria confederale della Uil nazionale, Alcide Massaro, direttore del servizio Psal della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Nicola Negri, direttore dell’Inail Abruzzo, Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, e Valerio Camplone, responsabile del dipartimento Salute e Sicurezza Uil Abruzzo.
Il dibattito, che ha trattato i temi delle sicurezze sul lavoro nei tempi della flessibilità e della precarietà, è stato anticipato da un commovente momento commemorativo in onore di Ernesto D’Eliseo, sindacalista della Uil Abruzzo scomparso appena un anno fa.
Una ricca carriera sindacale quella di D’Eliseo che è stato uno stimato dirigente di Uil Metalmeccanici, ricoprendo diversi incarichi all’interno della categoria, e si è impegnato in prima persona sui temi della sicurezza sul lavoro. Tant’è che è stato l’ideatore del Dipartimento Salute e Sicurezza del sindacato, di cui è stato responsabile fino all’anno scorso.
Alla cerimonia in ricordo di D’Eliseo sono intervenuti Maurizio Sacchetta, segretario nazionale Uiltemp, Renato Giancaterino, direttore Ebrart Abruzzo, e Mauro Sasso, coordinatore nazionale Uil Artigianato. Insieme agli altri ospiti e ai dirigenti sindacali, hanno scoperto la targa commemorativa collocata all’interno della sede Uil di Sulmona, dove il sindacalista operava.
Queste le parole di Mauro Sasso, Uil Artigianato: “Ernesto è stato un uomo di testa, un uomo di mani, un uomo di cuore. Con la testa sempre pronta a ragionare, a ricercare soluzioni anche quando queste erano difficili, ad occuparsi di vicende complesse: dalla sicurezza sul lavoro alla gestione della bilateralità, dalla valorizzazione del “suo” territorio alle politiche sindacali nazionali ed in ambito europeo. Concreto, però, e sempre disponibile a “dar mano”, per organizzare l’ennesima manifestazione, per aiutare anche il singolo lavoratore in difficoltà con la propria azienda, per mettere a disposizione la sua concreta esperienza nella formazione dei compagni più giovani che si aprono all’esperienza sindacale.
Con un cuore naturalmente portato a mettersi in sintonia, capace di accogliere chiunque e a chiunque prestare attenzione, con la passione che dà un senso ai tanti sacrifici, con la generosità che non si aspetta ricompense e sempre meravigliato dalla riconoscenza che pure in tanti gli abbiamo tributato. Il suo ricordo ci accompagna nella militanza sindacale, negli impegni delle nostre giornate, nella ricerca di un senso da dare alla nostra vita ed al percorso collettivo che ce l’ha fatto incontrare”.
La segretaria nazionale Uil, Ivana Veronese, ha aggiunto: “Il modo migliore per ricordare Ernesto, amico e collega, che si è impegnato con grande competenza e passione per la tutela della salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori, è proseguire e rinnovare il nostro lavoro su questi temi, che hanno sempre caratterizzato la sua azione sindacale. Oggi discutiamo dei maggiori rischi per chi ha un contratto precario o flessibile, legando insieme le nostre due campagne, Zero Morti sul Lavoro e No ai Lavoratori Fantasma. È sempre utile dialogare con le istituzioni, in questo caso Regione, Inail e Ausl territoriale. Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa rispetto al governo che continua a mancare un confronto strutturato su questi temi”.
Infine le conclusioni di Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo: “Quello di oggi è stato un evento significativo per ricordare Ernesto D’Eliseo, dirigente sindacale Uil Abruzzo di ampia visione, pronto sempre a raccogliere le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori e a portarle sui tavoli istituzionali e della bilateralità artigiana. In continuità con il suo lavoro ed il lavoro fatto dal Dipartimento Salute e Sicurezza della Uil Abruzzo, nato sotto la sua guida, si è svolta una tavola rotonda di notevole importanza, per portare al centro del confronto con le istituzioni e gli enti regionali la salute e sicurezza dei lavoratori, e attenzionare ancor di più il tema del precariato e della fragilità contrattuale a cui molte lavoratrici e lavoratori sono esposti anche nella nostra regione”.