L’Aquila. Stati di agitazione in corso per i sindacati di polizia aquilana.”I cittadini non hanno l’anello al naso, hanno il diritto di sapere la verità! Le dichiarazioni dell’Autorità di Pubblica Sicurezza che, annunciando fantomatiche ‘rimodulazioni di servizi’ assicura rimedi per la preoccupante ascesa di violenza in città, le riteniamo una propaganda, soltanto lusingatrice, che gli aquilani non meritano. Noi, poliziotti e cittadini aquilani, ne prendiamo le distanze”. Così in una nota le Segreterie provinciali dell’Aquila di SIULP, SAP, e SIAP, in merito alle dichiarazioni che il questore dell’Aquila, Enrico De Simone, ha recentemente rilasciato alla stampa. “Per la prima volta nella storia della questura aquilana”, i sindacati proclamano lo stato di agitazione e l’interruzione delle relazioni sindacali con il questore.
“Il questore”, continuano SIULP, SAP e SIAP , “annuncia il potenziamento di controlli Anti Covid, Anti Movida, Anti Violenza, Anti truffa, ma non chiarisce con quali risorse intenderà attuare i suoi proclami. Sentir dire dall’Autorità di Pubblica Sicurezza che la recrudescenza delle rappresaglie messe a segno in città da vere e proprie baby gang, è sintomo di ‘episodi fisiologici’; e che ‘i numeri dei reati di piccola criminalità, che sono ripresi dopo il lockdown, sono comunque più bassi rispetto al periodo pre-pandemia”, incalzano i sindacati, “lascia senza parole e scalfisce il nostro senso di responsabilità. I dati e non sono opinabili. Non molto tempo fa, ci siamo appellati al questore De Simone lanciando un allarme molto, molto chiaro: L’Aquila da qui al 2026 perderà ben 226 poliziotti su tutta la provincia!”. I sindacati di polizia sottolineano che “di tutta risposta, il questore De Simone, nonostante l’evidenza della prospettiva, ha pensato di ribattere che – tenuto conto dei pensionamenti – avrebbe valutate le capacità e le competenze professionali dei poliziotti che resteranno in servizio in ragione dell’evoluzione e dell’organizzazione del lavoro. Che secondo la nostra esperienza e capacità di tradurre il burocratese significa: ‘il nulla assoluto’!”.