Pescara. “La vicenda della messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25 ha una vittima che è l’Abruzzo e gli abruzzesi, e due colpevoli che sono Pd e M5S”. Lo ha detto il capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri che ha espresso la posizione del suo partito sulla questione che da giorni sta creando polemiche tra i vari gruppi politici e il Governo. “Sia Pd che M5S bisticciano perché sanno di avere la coscienza sporca. È stata la Regione governata da D’Alfonso che il 9 di luglio di quest’anno ha offerto in quota parte 80 e 20% a carico della Regione Lazio, fondi che secondo loro non potevano essere rendicontati entro il 31 dicembre 2018 per anticipare la cassa, e non la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, cosa”, ha detto ancora Sospiri, “di cui diamo per scontato che al concessionario, debba essere lo Stato a finanziare l’intera messa in sicurezza, grazie ad un emendamento presente nella Finanziaria del Governo Pd del 2016; una volta che tu dai al Ministero la possibilità di capire che tu i soldi non li spendi, e che li vuoi utilizzare per altro, chi li va cercando per una manovra finanziaria senza copertura, li utilizza”.
L’esponente di Forza Italia ha poi aggiunto: “Io non capisco perché i lavori di prolungamento dell’asse attrezzato o la riqualificazione di tutto il materiale rotabile, non siano stati considerati una priorità per l’Abruzzo. E qui ora arriviamo al secondo colpevole, il M5S che è nel Governo, e prende, mette i soldi, li sposta senza capire cosa, come e perché. Il tutto per raggiungere un obiettivo, e come se le autostrade A24 e A25 fossero solo degli abruzzesi, perché per l’80% questo anticipo di cassa se lo deve caricare l’Abruzzo, e non rappresentassero una questione nazionale. In realtà”, ha concluso Lorenzo Sospiri, “parliamo di 200 milioni di euro che sul fondo complessivo da 14 miliardi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sono una inezia. Questo per dire che la A24 e la A25 sono una infrastruttura nazionale di cui si deve occupare il Governo, lasciando perdere i soldi dell’Abruzzo, che D’Alfonso gli ha messo scioccamente a disposizione”.