Sulmona. Dopo l’episodio gravissimo che ha scosso la città nelle ultime ore – sette colpi di pistola calibro 7,65 esplosi contro una palazzina in via Del Cavallaro, a pochi metri dal Commissariato di Polizia – il sindacato FSP Polizia di Stato lancia un grido d’allarme: “La sicurezza di Sulmona è a rischio. Servono interventi immediati”.
L’episodio, che secondo le prime ricostruzioni sarebbe da interpretare come atto intimidatorio mirato, si inserisce in un quadro cittadino già segnato da almeno quattro risse violente verificatesi tra maggio e luglio. Ma per la FSP il problema è più ampio e strutturale: una grave carenza di organico che indebolisce l’efficacia operativa del Commissariato.
“Il personale è talmente esiguo che quotidianamente vengono soppresse due volanti su quattro” spiega il sindacato, “e in più occasioni è stato lo stesso Dirigente a dover coprire interi turni per non lasciare scoperto il territorio”. Una situazione che diventa ancora più critica nei mesi estivi, quando aumenta il numero di eventi e presenze turistiche, anche per la vicinanza con Castel di Sangro, sede del ritiro del Napoli Calcio.
A rendere la situazione ancora più paradossale, secondo la FSP, è il fatto che nel recente piano di rafforzamento dei Commissariati in Italia, Sulmona non ha ricevuto alcuna nuova assegnazione di agenti, nonostante il valore simbolico e operativo della sede, tra le prime fondate in Italia e da poco entrata nel suo secondo secolo di attività.
“L’unico arrivo recente è stato annullato da un successivo trasferimento. Intanto, altri due agenti sono andati in pensione e quattro lasceranno il servizio entro l’anno”, denuncia ancora il sindacato.
A tutto ciò si aggiunge la presenza sul territorio di un istituto penitenziario di massima sicurezza, destinato a ospitare fino a 650 detenuti appartenenti alle principali organizzazioni criminali. Un elemento che impone livelli di vigilanza ancora più elevati e che, secondo FSP, richiede risorse straordinarie.
“Non si può pensare che la sicurezza venga garantita con palliativi o gesti simbolici” affermano i rappresentanti regionali Claudio Ciucci e Walter Massimiliani, “Serve un investimento concreto in uomini e mezzi, altrimenti il rischio di arretramento è reale”.
Un’ultima preoccupazione riguarda infine la tenuta psicofisica degli agenti stessi, esposti a turni estenuanti, responsabilità crescenti e pericoli sempre più evidenti.
“La sicurezza di Sulmona è una responsabilità imprescindibile verso i cittadini, i colleghi e il futuro della città. Ora servono risposte”, conclude la FSP.