Avezzano. Si è svolta ieri, davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale dell’Aquila, Iolanda De Rosa, l’udienza relativa a un caso di presunto adescamento e sfruttamento sessuale ai danni di una minorenne marsicana.
Al termine della discussione, è stato disposto il rinvio a giudizio dell’imputato, un uomo di circa cinquant’anni, con l’accusa di aver indotto una quattordicenne a compiere atti sessuali in ambiente digitale, utilizzando piattaforme social. Il processo è stato fissato per il 25 settembre 2025, davanti al tribunale collegiale di Avezzano, foro competente in quanto sede territoriale dei fatti contestati. Secondo la ricostruzione investigativa contenuta nella richiesta di rinvio a giudizio della procura della Repubblica dell’Aquila, a firma del pm Roberta D’Avolio, l’indagato avrebbe fatto uso di identità false sui social network, avviando una comunicazione con la minore e instaurando con lei un rapporto a sfondo affettivo. Successivamente, avrebbe indotto la ragazza a realizzare contenuti video a carattere sessuale, minacciando poi la divulgazione del materiale per costringerla a ulteriori azioni.
Tra le contestazioni mosse all’imputato figurano reati quali violenza sessuale aggravata, diffusione e detenzione di materiale pedopornografico, estorsione, minacce e atti persecutori. Gli episodi oggetto dell’imputazione risalgono all’estate del 2021. Nel corso dell’udienza preliminare, il pubblico ministero, dottor Stefano Timpano, ha confermato la solidità del quadro indiziario alla base della richiesta di rinvio a giudizio. La persona offesa, rappresentata legalmente insieme ai familiari, si è costituita parte civile con il patrocinio degli avvocati Mario Flammini e Alessandro Felli. Il procedimento proseguirà in sede dibattimentale. L’udienza del prossimo settembre aprirà la fase processuale vera e propria, nel corso della quale verranno valutati gli elementi probatori raccolti nel corso delle indagini.