L’Aquila. Se da un lato il Gran Sasso ha regalato l’ultima neve a ridosso di Pasqua, confermando il primato della stazione sciistica dell’Appennino che chiude più tardi, dall’altro ha già visto aprire la stagione primaverile con ben cento camminatori presenti nel lungo ponte tra il 25 aprile e il primo maggio.
Si apre dunque nel migliore dei modi il 2025 per il Cammino del Gran Sasso, che ha anche messo a disposizione a proprie spese, per tutti gli escursionisti interessati a percorrere l’itinerario, una navetta gratuita tra Fonte Cerreto e Campo Imperatore, considerata la temporanea chiusura della funivia.
Recentemente premiato per essere tra i cammini più gettonati d’Italia, il Cammino del Gran Sasso nel 2024 ha fatto registrare oltre quindicimila presenze confermandosi uno dei più frequentati del Paese e sin dal suo primo anno di attività – il 2023 – ha dimostrato di contribuire a invertire la rotta di un turismo mordi e fuggi.
Il percorso di sessanta chilometri che attraversa cinque comuni del versante aquilano del massiccio tra paesaggi mozzafiato e borghi incontaminati, è stato georeferenziato, dotato di segnaletica e di stazioni di ricarica per e-bike grazie ad un progetto finanziato dal Gal Gran Sasso-Velino, nato da un partenariato tra albergatori, ristoratori e imprenditori del posto.
Il Cammino si sviluppa nelle seguenti tappe: la prima arriva fino a Castel del Monte attraversando Campo Imperatore e il suggestivo Canyon dello Scoppaturo, set naturale di numerosi film; la seconda tappa va da Castel del Monte alla Rocca di Calascio, attraversando il Pianoro di San Marco e superando il Colle della Battaglia; la terza conduce dalla Rocca di Calascio a Santo Stefano di Sessanio; la quarta arriva fino a Barisciano attaverso la Piana delle Locce; la quinta e ultima consente di tornare da Barisciano a Fonte Cerreto attraverso le pendici del Monte Ruzza e il rifugio di Montecristo.