L’Aquila. Si sta svolgendo in questo momento la seduta di insediamento del consiglio regionale della X legislatura, convocata dal consigliere anziano Mario Olivieri. Inizia oggi l’era D’Alfonso, il neo presidente eletto il 25 maggio scorso, è salito all’Emiciclo con tutta la sua squadra, che vede nella maggioranza: Silvio Paolucci (Pd),Camillo D’Alessandro (Pd), Dino Pepe (Pd), Sandro Mariani (Pd), Donato Monticelli (Pd), Donato Di Matteo (Pd), Alberto Balducci (Pd), Pierpaolo Pietrucci (Pd), Giuseppe Di Pangrazio (Pd), Marinella Sclocco (Pd), Lorenzo Berardinetti (Regione Facile), Alessio Monaco (Regione Facile), Mauro Olivieri (Ac), Andrea Gerosonimo (Ac), Lucrezio Paolini (Idv), Mario Mazzocca (Sel), Maurizio Di Nicola (Cd); e all’opposizione Gianni Chiodi (Fi), Paolo Gatti (Fi), Lorenzo Sospiri (Fi), Mauro Febbo (Fi), Emilio Iampieri (Fi), Mauro Di Dalmazio (Af), Giorgio D’Ignazio (Ncd), Sara Marcozzi (M5s), Leandro Bracco (M5s), Pietro Smargiassi (M5s), Gianluca Ranieri (M5s), Domenico Pettinari (M5s), Riccardo Mercante (M5s). All’ordine del giorno della seduta di insediamento, c’è la costituzione dell’Ufficio di Presidenza provvisorio, ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento. Si procederà poi all’elezione del Presidente del Consiglio regionale, dei due Vice Presidenti e dei due Consiglieri segretari. I lavori proseguiranno con la presentazione della nuova Giunta regionale da parte del Presidente della Regione Luciano D’Alfonso, che illustrerà anche il programma di governo.
13.37 – Alessio Monaco (Regione Facile) e Giorgio D’Ignazio (Nuovo Centro Destra) sono stati eletti segretari della X legislatura. Le preferenze per Monaco sono state 16 mentre per D’Ignazio 9
13.25 – Lucrezio Paolini (Italia dei Valori) e Paolo Gatti (Forza Italia) sono i nuovi vice presidenti del Consiglio regionale. Paolini ha riportato 15 preferenze, Gatti 10. Il candidato del M5S Riccardo Mercante ha ottenuto 6 voti.
12.50 – A sorpresa in consiglio regionale arriva anche Nduccio. Lo showman pescarese ha abbracciato tutti i consiglieri e approfittando della pausa che è in corso per scherzare ha preso possesso della poltrona del Presidente.
12.20 – E nel giorno del debutto per D’Alfonso e la sua squadra non mancano polemiche e proteste. Spazi stretti e troppa gente, così, il pienone della sala consiliare tra giornalisti, amici e parenti crea non poco disagio. Il tutto risulta essere dovuto a una disorganizzazione per quanto riguarda gli accrediti dei familiari, o ancora più probabile a qualche consigliere che ha voluto fare il “furbetto“. Era consentito, infatti, portare all’interno della sala, per ogni membro del consiglio una sola persona ma da indiscrezioni sembra che qualche consigliere abbia organizzato un “pulmino”, portando tra le sei e le otto persone ed è scoppiata l’ira di mogli e amici che si trovano a seguire il loro consigliere in solitaria, come in verità era consentito. Ma non è finita qui, c’è anche chi ha la peggio. Sono in centinaia infatti coloro che, nelle ore più calde della giornata si trovano a dover seguire la seduta di insediamento all’aperto sotto il sole cocente, nello spazio in cui sono stati allestiti i maxi schermi, ma nel quale non si trova neanche un posto all’ombra, tanto che c’è chi ricorre ad ombrelli per ripararsi.
11.50 – Si è svolta con votazione segreta l’elezione del Presidente del Consiglio, Giuseppe Di Pangrazio è stato eletto al primo scrutinio con 25 voti e sei schede bianche a ricoprire la carica.
11.30 – L’Inno d’Italia ha aperto la prima seduta del consiglio regionale. Una sala gremita di rappresentanti istituzionali, religiosi, tanti familiari e amministratori. Girasoli gialli per illuminare e la giunta e migliaia di flash in aula per i presenti. Il consigliere Mauro Febbo, ex assessore all’Agricoltura, a nome del gruppo di Forza Italia ha preso subito la parola precisando che se le indiscrezioni sull’elezione del presidente del consiglio Giuseppe Di Pangrazio fossero vere il gruppo è pronto a sostenerlo. La candidatura di Di Pangrazio è stata sponsorizzata anche da Camillo D’Alessandro a nome del Partito democratico.