Pescara. Si stanno allenando dallo scorso maggio, ma non possono fare le gare di qualifica per i Criteria giovanili nazionali di aprile 2021 perché in Abruzzo non c’è un calendario regionale: sono un centinaio di giovani nuotatori, atleti agonisti di categoria di quattro società abruzzesi (Hurricane, Sgt, Team Centro Italia e Nuoto Club Giulianova). I loro genitori hanno scritto una lettera aperta al presidente del Comitato Fin Abruzzo, Cristiano Carpente, per sollecitare l’organizzazione di un calendario certo di gare nei mesi di gennaio e febbraio, e dove questo non fosse possibile per carenza di strutture adeguate, di chiedere una deroga alla Fin nazionale per poter gareggiare nelle regioni vicine, chiedendo ospitalità ai Comitati Fin confinanti.
“Come genitori di atleti” scrivono nella lettera aperta “che nonostante questo disastroso periodo stanno continuando, con impegno e dedizione, ad allenarsi vorremmo delucidazioni riguardo il calendario gare della nostra regione, non definito e decisamente carente di prove. È ben comprensibile che la situazione comporta delle scelte molto difficili, sappiamo che gran parte degli impianti sono chiusi precludendo così a tanti atleti la possibilità di allenarsi e ci dispiace sinceramente per loro. Ma ciò non toglie che deve essere presa in considerazione anche quella parte di ragazzi che sta continuando a lavorare duro, rispettando scrupolosamente tutte le regole per salvaguardare la propria attività e la salute di tutti”.
“Perché questi ragazzi” si chiede nella missiva “non dovrebbero avere la possibilità di gareggiare? Sono molte le regioni, a prescindere dal ‘colore’, in cui solo una minoranza continua ad allenarsi e nonostante tutto i rispettivi Comitati Fin offrono la possibilità di porsi degli obiettivi e di qualificarsi ai campionati italiani. Solo la regione Puglia, proprio come noi, non ha un calendario gare definito”.
“Chiediamo” scrivono i genitori “che venga organizzato un calendario regionale contenente date almeno nei mesi di gennaio e febbraio, o, nel caso questo non fosse possibile per indisponibilità di sedi adeguate, di chiedere una deroga alla Fin nazionale per andare a fare la gare di qualifica nelle regioni più vicine”.
“Abbiamo la fortuna di avere dei ragazzi che hanno fatto del nuoto il loro stile di vita, rinunciando alla loro adolescenza pur di inseguire un sogno” spiegano i genitori. “La nostra regione vanta molti atleti di alto livello che nonostante tutto continuano ad avere forza e passione per il nuoto. Passione che se non viene alimentata e salvaguardata dagli organi competenti, sarà destinata a svanire, insieme al loro sogno più grande. Pertanto” concludono “chiediamo a questa federazione di tener conto anche del diritto di quegli atleti che entrando in vasca tutti i giorni, aspettano con ansia e desiderio di tornare a gareggiare”.