L’Aquila. Sono gli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore “Amedeo D’Aosta”, con il docufilm dal titolo “In viaggio per la memoria”, i vincitori della prima edizione del concorso “Il Viaggio della memoria”, promosso dal Comune dell’Aquila per mantenere vivo, soprattutto tra le giovani generazioni, il ricordo della Shoah.
Proprio un viaggio nei luoghi in cui si è consumata una delle più grandi tragedie del XX secolo sarà il premio per il progetto su cui si è espressa la giuria composta dalla dirigente scolastica Antonella Conio, dal professore e presidente dell’Istituto abruzzese per la storia della resistenza e dell’Italia contemporanea, Carlo Fonzi, e dal professore e storico Walter Cavalieri.
Questa mattina, nell’Auditorium del Parco, si è svolta la cerimonia di premiazione a cui, oltre al sindaco Pierluigi Biondi, hanno preso parte gli alunni delle altre scuole superiori cittadine cui era rivolta l’iniziativa che, a seguito di una delibera di Giunta approvata nei giorni scorsi, sarà riproposta anche nel 2025.
Un evento promosso nell’ambito del XXXIII Premio Nazionale “Paolo Borsellino” nel corso del quale sono intervenuti il prefetto Renato Cortese, direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, postale e delle comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, che nel 2006 ha catturato Bernardo Provenzano – il boss mafioso dalla latitanza record durata 43 anni – e che ha dedicato gran parte della sua attività al contrasto alla criminalità organizzata, e, in collegamento da remoto, Alessandro Vivanti, pronipote di Giulio della Pergola, morto nel campo di concentramento di Auschwitz, il cui ricordo è fissato nella pietra d’inciampo posizionata in Piazza Duomo nel capoluogo d’Abruzzo. Il prefetto Renato Cortese tornerà in città il prossimo 23 maggio in occasione della giornata del Premio borsellino dedicata alla memoria della Strage di Capaci, dove venne ucciso il magistrato antimafia Giovanni Falcone.
Nel corso della mattinata sono stati illustrati gli altri lavori proposti per il concorso, ovvero: “Die macht macht von uns idioten”- elaborato artistico dell’Istituto Domenico Cotugno – Indirizzo economico sociale; “La pietra di inciampo in memoria di Giulio della Pergola” a cura degli alunni dell’Istituto Domenico Cotugno – Indirizzo economico sociale – Progetto di ricerca; “Anna Frank, il viaggio della memoria”, mostra virtuale interattiva a cura degli alunni dell’Istituto Andrea Bafile.
A tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che hanno preso parte al concorso è stato donato un libro a scelta tra quelli messi a disposizione dall’amministrazione: Cesare Pavese, “La casa in collina”; Primo Levi, “Se questo è un uomo”; Natalia Ginsburg, “Lessico famigliare”; Liliana Segre – Enrico Mentana, “La memoria rende liberi”; Fred Uhlman, “L’amico ritrovato”.
“‘Le mie ferite non sono guarite e ogni volta che ripenso alla Germania è come se venissero sfregate con del sale’, dice a distanza di anni il protagonista di quel raro capolavoro che è L’amico ritrovato di Fred Uhlman. Dobbiamo evitare che la memoria del passato diventi acqua che scivola sulle ferite – ha commentato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – delle ferite dobbiamo invece avere consapevolezza, ci servono per risanare i nostri corpi e consentire che quello che è accaduto in passato non si ripeta mai più. È compito delle istituzioni tramandare ai giovani i valori e le passioni necessarie per maturare la giusta curiosità, studiare, avere una coscienza critica. Sono orgoglioso dei ragazzi e dei lavori che hanno presentato in occasione del concorso e del premio nazionale Borsellino, li ringrazio per l’impegno e la sensibilità dimostrati, insieme ai loro docenti e ai membri della giuria. Una città in ricostruzione non può prescindere dal confronto con le nuove generazioni, dall’esercizio della riflessione e dell’accettazione delle idee altrui. Io credo che gli orrori nascano non quando ci sono idee forti, ma quando c’è un pensiero debole”.
“Ogni proposta in concorso è di grande valore, denota un forte spirito critico e grande voglia di partecipazione a un progetto molto significativo come quello promosso dal Comune dell’Aquila. Tutti gli studenti e i loro insegnanti hanno svolto un lavoro meritevole. – hanno commentato i componenti della giuria Conio, Fonzi e Cavalieri – Il filmato realizzato dalle ragazze e dai ragazzi del D’Aosta, ben confezionato e di buona qualità, ci restituisce puntualmente il metodo di lavoro adottato e l’importanza, nella trattazione di tematiche così complesse, del lavoro di gruppo e dell’impegno, non solo conoscitivo e ‘scolastico’, degli alunni protagonisti”.
“Libertà, giustizia e cultura della memoria sono valori imprescindibili e che, con il Premio Borsellino, abbiamo l’obiettivo di promuovere e valorizzare, soprattutto tra le giovani generazioni. Essere presenti all’Aquila, oggi, nel giorno in cui si commemora uno degli eventi più tragici della storia dell’umanità, alla presenza di tanti ragazzi e studenti è particolarmente importante” ha dichiarato Leo Nodari, presidente dell’associazione Società Civile che collabora con il Comune dell’Aquila nell’organizzazione del Premio Nazionale Paolo Borsellino.