Montorio al Vomano. “Ci troviamo a rispondere all’ennesima fesseria, sono aumentate esponenzialmente in campagna elettorale, e lo facciamo solo per rispetto dei cittadini”.
Così in una nota diffusa oggi, il sindaco di Montorio al Vomano, Fabio Altitonante.
“La prima precisazione da fare”, continua Altitonante, “è che per diventare ente capofila dei servizi sociali, ECAD, occorrono una serie di passaggi. Dopo l’approvazione dell’Assemblea dei Sindaci, tutti i Comuni dell’ambito hanno approvato la delibera di Consiglio Comunale per sancire il passaggio dalla Comunità Montana, ente che dovrebbe essere chiuso da anni, al Comune di Montorio al Vomano. Dopodiché Regione Abruzzo ha ratificato la scelta dei Comuni, stabilendo che Montorio diventi ECAD dal 1° gennaio 2023. Poiché la Regione ha previsto che tutti gli Ambiti approvino il proprio Piano distrettuale sociale 2023-2025 si debbano approvare entro il 28 ottobre 2022, ossia prima che Montorio sia ufficialmente ECAD, con il buon senso abbiamo concordato, in modo unanime, che sia la Comunità Montana a redigerlo.”
“Certi comunicati stampa dunque”, aggiunge, “sembrano scritti solo per vedere la propria foto pubblicata sui giornali. Tornando alle cose serie, ossia i servizi per i cittadini, a inizio settembre, in accordo con il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, abbiamo inviato una lettera al Presidente Marco Marsilio, all’Assessore alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale, e al Presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, chiedendo alla Regione la possibilità di integrare l’Ambito 20 – Teramo con il nostro Comune. Si costituirebbe così un nuovo Ambito 20 Teramo-Montorio al Vomano, con capofila il Comune di Teramo e 2 Zone di Gestione, ossia il Comune di Teramo e il Comune di Montorio al Vomano. D’altra parte, siamo un’area urbana molto più connessa con Teramo: distiamo pochi minuti in auto, e siamo più vicini a esigenze e bisogni, alla luce del territorio e del numero di utenti di servizi sociali.”
“Un esempio clamoroso e vergognoso di politicizzazione dei servizi sociali – precisa Altitonante – è che un Comune di 8.000 abitanti, per ragioni politiche, non ha mai avuto nei suoi uffici l’assistente sociale. Fino alla nostra elezione, lo sanno bene i cittadini che si recano in Comune, era tutto a Tossicia, compreso l’assistente sociale. Immaginiamo le difficoltà per una persona fragile di fare 20 minuti di auto ogni qualvolta abbia necessità dei servizi sociali.”
“Chi ripagherà le persone fragili di Montorio che per anni sono state private di un loro diritto, ovvero avere l’assistente sociale in Comune?”, conclude, “Non mi permetto, infine, a differenza di altri, di dare dei giudizi sui ruoli istituzionali delle persone, ma credo che siano stati i cittadini montoriesi a scegliere con il proprio voto chi ritenessero più adeguato”.