Cocullo. Nel 2009 a Cocullo, nei giorni precedenti il terremoto dell’Aquila del 6 aprile, i serpari hanno riferito di essere riusciti a raccogliere i serpenti molto più facilmente del solito: ne hanno trovati più del normale e tutti fuori dalle tane, cosa insolita per il mese di marzo, quando l’attività di risveglio di questi rettili avviene molto lentamente”.
A raccontarlo all’ANSA è Gianpaolo Montinaro, biologo, specializzato in erpetologia, in riferimento alle testimonianze, provenienti da varie parti del mondo, che inducono a ipotizzare che questi animali possano essere sentinelle di un evento naturale potenzialmente catastrofico. Dal 2007 Montinaro, insieme al dottor Ernesto Filippi e al veterinario Pasqualino Piro, lavora a un monitoraggio dei serpenti finalizzato al benessere animale e alla conservazione della specie nel contesto del ‘Rito dei Serpari’, che ogni anno si rinnova nel borgo di Cocullo, con decine di serpenti posti ad adornare la statua del santo. Lo studio è cresciuto negli anni anche attraverso la collaborazione con i docenti Domenico Otranto e Jairo Mendoza della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Bari. Adesso la ricerca si amplia e finisce al Max Planck Institute (Mpi) dove Martin Wikelski, direttore del Dipartimento del Comportamento animale – con sedi a Radolfzell e Konstanz – insieme alla ricercatrice Uschi Müller, intende investigare la sensibilità dei serpenti ai movimenti sismici con il progetto mondiale Icarus (International Cooperation for Animal Research Using Space) che studia movimenti e comportamenti di migliaia di animali di ogni specie e dimensione, dalle api alle balene, in ogni parte del globo, per capire se sia possibile prevedere cambiamenti ecologici e disastri naturali. “Per questo il Max Planck, insieme allo staff scientifico locale, ha individuato Cocullo quale sito idoneo per un progetto di ricerca che persegua tali finalità e ha chiesto il supporto dei Serpari” spiega il sindaco del paese abruzzese, Sandro Chiocchio. In questi giorni un piccolo trasmettitore verrà impiantato in alcuni esemplari di serpenti a Cocullo per capire se esiste una congruenza tra attività sismica e i movimenti dei rettili nel territorio. “Il Max Planck Institute – aggiunge Montinaro – da anni studia il comportamento delle capre sull’Etna dimostrando che sono premonitrici delle eruzioni vulcaniche. Adesso, in Abruzzo, si comincia a studiare la parte sismologica”.