La sentenza sulla tragedia di Rigopiano ha portato all’assoluzione di 25 persone tra cui gli imputati legati alle responsabilità della Prefettura e della Regione in capo ai soccorsi e ai presunti depistaggi. La sentneza è stata letta dal giudice Gianluca Sarandrea e ha visto l’assoluzione dell’ex prefetto Francesco Provolo mentr e il pm aveva chiesto 12 anni. Assolto l’ex presidente della provincia Antonio Di Marco, mentre sono stati condannati il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta a 2 anni e 8 mesi e dirigenti della provincia D’Incecco e Di Blasio a 3 anni e 4 mesi (l’accusa ne aveva chiesti 10 anni. Bruno Di Tommaso, gestore dell’hotel, (per il quale erano stati chiesti 7 anni e 8 mesi) è stato condannato a 6 mesi come il tecnico Giuseppe Gatto.
Le assoluzioni riguardano Caputi Pierluigi, Visca Carlo, Primavera Rocco Emidio Emesto, Antenucci Vincenzo, Giovani Carlo c Belmaggio Sabatino Mauro perché il fatto non sussiste per un capo d’accusa e per non aver commesso il fatto per il secondo capo d’accusa.
Assolti anche Giancaterino Massimiliano, De Vico Antonio, Lacchetta Ilario, Colangeli Enrico e Sbaraglia Luciano dal reato per il terzo capo perché il fatto non sussiste. Giancaterino Massimiliano, De Vico Antonio, assolti anche, insieme a Colangeli Enrico e Sbaraglia Luciano, dal reato di cui al capo 4 nonché in ordine al “mancato inserimento nel piano di emergenza comunale della previsione del divieto di utilizzo dell’hotel Rigopiano nella stagione invernale ed alla mancata comunicazione alla Sala Operativa di Pescara ed alla Sor dell’Aquila dello specifico isolamento di Rigopiano”: perché il fatto non sussiste e, per le restanti condotte, per non aver commesso il fatto.
Lacchetta Ilario assolto anche dall’accusa del “mancato inserimento nel piano di emergenza comunale della previsione del divieto di utilizzo dell’hotel Rigopiano nella stagione invernale, ed alla mancata comunicazione alla Sala Operativa di Pescara ed alla SOR di L’Aquila dello specifico isolamento di Rigopiano” perché il fatto non sussiste. Del Rosso Paolo, Colangeli Enrico e Sorgi Antonio sono stati assolti dagli altri capi d’accusa. Assolti inoltre Di Tommaso Bruno e Marrone Andrea. Per gli altri 5 capi d’accusa sono stati assolti la Gran Sasso Resort & Spa S.r.l., Di Marco Antonio, Chiappino Tino ed Honorati, Giulio, D’Incecco Paolo e Di Blasio Mauro, Provolo Francesco, De Cesaris Ida e Bianco Leonardo, Angieri Salvatore, Mazzia Sergio, Verzella Giancarlo, Pontrandolfo Giulia e Acquaviva Daniela. E’ stato dichiarato in non doversi procedere nei riguardi di Di Tommaso Bruno per prescrizione.
Le condanne. Lacchetta Ilario per omissione dell’ordinanza di inagibilità e di sgombero dell’Hotel Rigopiano e, per l’effetto, previa concessione delle circostanze attenuanti generiche ed operata la diminuente connessa alla scelta del rito, è stato condannato alla pena di anni 2 mesi 8 di reclusione.
D’Incecco Paolo e Di Blasio Mauro, responsabili per la condotta legata al “monitoraggio della percorribilità delle strade rientranti nel comparto della S.P. 8, ed alla pulizia notturna dalla neve ovvero a quella relativa al mancato reperimento di un mezzo sostitutivo della turbina Unimog tg CK 236 NB fuori uso, nonché alla mancata chiusura al traffico veicolare del tratto stradale della provinciale nr 8 dal bivio Mirri e Rigopiano”, sono stati condannati alla pena di anni 3 mesi 4 di reclusione ciascuno grazie alle circostanze attenuanti generiche e per la scelta del rito.
Di Tommaso Bruno e Gatto Giuseppe, responsabili dei reati 8 e 9, sono stati condannati entrambi alla pena di mesi 6 di reclusione grazie alle attenuanti e al rito scelto. Condannati in solido gli imputati Lacchetta Ilario, D’Incecco Paolo, Di Blasio Mauro, Di Tommaso Bruno e Gatto Giuseppe al pagamento delle spese processuali.