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Sei mesi senza stipendio: i lavoratori dell’azienda Mailella Morrone in sciopero

Redazione Centrale di Redazione Centrale
18 Marzo 2016
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Pescara. “Le bugie del presidente D’Alfonso sulla vicenda dell’Azienda Maiella Morrone hanno dato infine i propri frutti: oggi i 65 lavoratori, dopo sei mesi senza stipendio, sciopereranno, lasceranno la propria funzione di assistenza per rivendicare il proprio diritto, ossia vedersi assegnare lo stipendio per le prestazioni eseguite. La giornata segnera’ il fallimento della politica sociale del Pd, del governatore e dell’assessore alle Politiche sociali Sclocco che dovrebbe dimettersi per rispetto nei confronti di quelle 65 famiglie che da un anno hanno illuso garantendo la soluzione di un problema che vivra’ la sua giornata piu’ drammatica”. Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando lo sciopero di oggi. sospiri“Sapevamo purtroppo che saremmo arrivati a questo punto, lo avevamo annunciato lo scorso febbraio quando ci era giunta voce che la Comunita’ Montana aveva versato 100mila euro nelle casse aziendali, per coprire il debito derivante dai mancati introiti dai Comuni che usufruiscono dei servizi. Tuttavia – ha ricordato Sospiri – i 65 dipendenti avevano ricevuto solo mezzo stipendio, sulle 5 mensilita’ ancora sospese; la somma rimanente sarebbe stata utilizzata per pagare i debiti, ovviamente solo una minima parte, ovvero i sospesi con il Consorzio di Bonifica e gli esiti della vertenza lavorativa vinta da una dipendente. E ovviamente tale procedura e’ avvenuta nel silenzio totale delle Istituzioni. Sulla vicenda dell’azienda Maiella Morrone continua la mortificazione imperdonabile dei dipendenti e continua lo scaricabarile delle Istituzioni regionali che, da una parte dicono che ‘la Regione non puo’ entrare nei processi decisionali degli ambiti territoriali’, dall’altra hanno continuato a fare promesse, con il solo obiettivo di scongiurare una protesta eclatante dei lavoratori che, intanto, hanno continuato a lavorare gratis”. Per il capogruppo “La Regione del governatore D’Alfonso ha le sue responsabilita’ su quel dramma e oggi se le deve assumere per intero: tre mesi e mezzo fa, nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio regionale da me richiesta, abbiamo approvato un documento che ha impegnato la giunta regionale ad adottare misure chiare almeno per dare garanzie ai 65 dipendenti, ossia procedere immediatamente al pagamento di tutto il debito maturato nei confronti dei lavoratori, disponendo anche delle risorse necessarie, e individuare soluzioni legali per il riassorbimento delle 65 unita’ in un nuovo soggetto gestore, ente privato o pubblico, come avviene per i restanti 34 ambiti, soluzioni che potevano e dovevano gia’ essere individuate da mesi. La giunta D’Alfonso ha la possibilita’ di appaltare i servizi sociali a cooperative, o a un’unione di Comuni, o a un’azienda speciale consortile che possono tranquillamente riassorbire il personale di una societa’ fallimentare; o ancora la giunta D’Alfonso ha la possibilita’ di far ricorso alla legge regionale 17 del 2011 di riforma delle ex Ipab, che consente agli Enti locali di sciogliere le proprie societa’ e far confluire le relative attivita’ nelle Asp, delegandole alla gestione dei servizi sociali. Il documento, predisposto e proposto da Forza Italia, discusso in aula, e’ stato approvato e va rispettato. Domani – ha ribadito Sospiri – i 65 lavoratori dell’Azienda Maiella Morrone scenderanno in strada per manifestare la propria disperazione, per rivendicare il proprio diritto allo stipendio, e per denunciare il fallimento del governo D’Alfonso”.

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