Pescara. “È stata individuata, su proposta dell’assessore Guido Quintino Liris, l’area in cui sorgerà la sede unica della Regione nella città di Pescara. Il Comune di Pescara, infatti, ha comunicato che da una ricognizione dei beni nella disponibilità dell’amministrazione comunale, risulta un immobile nell’ ‘Area di risulta dell’ex stazione ferroviaria centrale’. Si tratta di un lotto di terreno di mq 9.000, adiacente a Corso Vittorio Emanuele II e prospiciente la stazione ferroviaria centrale, il capolinea degli autobus urbani ed extra urbani e via Piave”.
È l’annuncio fatto ieri dalla giunta regionale a guida del presidente Marco Marsilio. “Tale ubicazione, secondo l’amministrazione comunale, è da ritenersi strategica non soltanto per la posizione centrale che occupa, poiché a ridosso del cd. quadrilatero del centro, ma anche per il requisito di sostenibilità. La giunta ha quindi demandato al Dipartimento Risorse l’attivazione delle procedure necessarie alla acquisizione della progettazione dei lavori”, ha scritto la giunta di una nota ma se da un lato la scelta è stata apprezzata da una parte politica, vedasi la nota del presidente del consiglio regionale Sopsiri, dall’altra è stata aspramente criticata: e così l’intervento di Pettinari (M5S).

Sospiri: “Ottimo nuova sede in Area Risulta Pescara”
“Ritengo assolutamente straordinaria l’idea di dislocare sulle aree di risulta dell’ex stazione ferroviaria centrale di Pescara la nuova sede unica della Regione Abruzzo, una proposta che ha radici lontane, un’idea forte in cui ho sempre creduto, che sostengo, che da più parti può trovare condivisione e che oggi finalmente potrà trovare soprattutto realizzazione. Posizionare una struttura istituzionale di primo livello significa dare un’identità a quello che oggi è un vuoto urbano strategico, attribuendogli la centralità che merita a vantaggio anche del Centro commerciale naturale di Pescara che ritroverà in questo modo la sua anima propulsiva”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando i provvedimenti adottati dalla giunta Marsilio.
La nota del capogruppo di Fratelli d’Italia, Guerino Testa
“La nuova sede unica della Regione Abruzzo, che sorgerà nel cuore della città di Pescara, risponde a due necessità fondamentali: sicurezza e funzionalità, per dipendenti e cittadini. Ringrazio l’assessore al Bilancio, Guido Quintino Liris, con deleghe anche al Personale e al Patrimonio, per aver colto l’essenza di un progetto che sia risolutivo. Dopo anni di dibattiti, è ormai noto a tutti – tranne che a taluno rimasto inspiegabilmente ancorato a soluzioni impraticabili – come le altri sedi siano inagibili, con indice di vulnerabilità sismica pari a zero, oltre a non rispondere alle condizioni essenziali di capienza e di facile accessibilità, come attestato anche da alcuni studi sottoposti all’attenzione dei tavoli regionali da parte dei sindacati. L’area di risulta, invece, concordata con il comune di Pescara che ha la paternità strategica della pianificazione urbanistica, consente di soddisfare tutti i requisiti per far si che in tale location sorga la migliore sede della Regione. Ancora una volta, questo governo regionale riesce a tramutare in opportunità una necessità. Un’opportunità di ampie vedute poiché sarà in grado anche di rivitalizzare ulteriormente tutta la zona centrale della città adriatica, già ottimamente servita. Si auspica che la posa della prima pietra avvenga entro la legislatura targata Marsilio”.
La nota di Pettinari: “Ci sono due sedi proprietà in abbandono e con progetti di riqualificazione già realizzati”
“Il dibattito sulla sede unica della Regione Abruzzo sta mettendo chiaramente in luce l’incapacità del centrodestra di pensare la cosa pubblica come un patrimonio comune da dover ottimizzare rispettando ogni singolo euro. Alla luce dei fatti e della situazione difficilissima che stiamo vivendo mi chiedo come si possa definire un maxi progetto da realizzare da zero nell’area di risulta “una soluzione logica” per la sede unica, quando a disposizione della Regione ci sono già due edifici di proprietà, siti in Viale Bovio e in Via Raffaello a Pescara, lasciati in abbandono e in stato di degrado, nonostante abbiano tutte le caratteristiche necessarie e un progetto già messo nero su bianco che attende solo di essere realizzato. Forse non è chiaro che in questo momento storico ogni euro conta e se chi amministra le casse di regione ha la possibilità concreta di risparmiarne anche uno solo, farlo diventa un dovere”. Il commento arriva dal Vicepresidente del Consiglio regionale abruzzese Domenico Pettinari.
“Sia chiaro – specifica Pettinari – fu proprio il Servizio Gestione e Patrimonio immobiliare di Regione Abruzzo a definire le sedi di Via Bovio e Via Raffaello le più idonee e rispondenti alle esigenze dell’Amministrazione regionale. La valorizzazione dell’esistente patrimonio di proprietà della Regione, senza l’assunzione di nuovi fitti passivi o mutui per l’acquisto di ulteriori immobili, sarebbe un’azione importante nell’ottica di spending review. È stata anche quantificata una somma, pari a 3 milioni di euro, per la ristrutturazione e la riqualificazione degli ambienti. Gli edifici sono vicinissimi tra loro e nel progetto è compreso l’inserimento di un fazzoletto di terra adiacente all’edificio di Via Bovio che porterebbe il complesso a 13mila metri quadri di superficie, uno spazio maggiore, quindi, di quello che invece si vuole sottrarre all’area di risulta per realizzare la nuova struttura che dovrebbe essere di circa 9mila metri quadrati. Inoltre la zona dove insistono i due edifici è ben collegata dai mezzi pubblici e circondata da servizi di vario genere. L’organo politico – insiste Pettinari – è a conoscenza di questi progetti, ma nonostante tutto sono stati lasciati nel dimenticatoio, tanto che in sede di approvazione delle varie leggi di bilancio neanche un euro è stato mai destinato per la ristrutturazione degli edifici. Ora mi chiedo perché questa soluzione continui a essere snobbata mentre si genera caos con nuove proposte che addirittura oggi sfociano nell’idea di una costosa maxi opera che inevitabilmente avrà tempi e costi maggiori? Ho portato il caso in Consiglio regionale e chiesto risposte chiare per motivare le scelte che, a mio avviso, sono contro l’interesse pubblico. Ma le risposte sono sempre state farraginose e incomplete. Oggi, dopo anni di annunci che riguardavano il complesso su La City, di cui tutti conosciamo l’epilogo, o l’inconcepibile trovata del Palafiere, arriva addirittura la proposta di realizzare una sede ex novo che deve essere ancora progettata. Dov’è la logica in tutto questo? Che fine faranno le sedi di Viale Bovio e Via Raffaello? Certo non possono diventare dei tuguri disabitati, perché già ora rappresentano una deturpazione urbana in un quartiere della città altamente popolato; e certo non potranno essere vendute o svendute al primo offerente privato. Sono nostre, è una nostra proprietà e non voglio pensare che la Giunta stia prendendo tempo in attesa che altre situazioni in Abruzzo si sblocchino”, conclude.