In Italia si vendono oltre 3 miliardi di bottiglie di vino l’anno, metà delle quali transitano per la grande distribuzione organizzata e il B2B. Sono molte le imprese innovative nate per vendere vino tramite e-commerce, ma quasi nessuno finora si è rivolto al canale B2B per trovare una soluzione alle criticità che appesantiscono la distribuzione delle bottiglie dalla cantina al mercato.
Parliamo di un mercato che in Italia vale circa 1,5 miliardi e che, ad eccezione della GDO, è basato su una filiera B2B scarsamente digitalizzata, spesso inefficiente, obsoleta e costosa.
Enolò è una PMI innovativa abruzzese che nasce con l’idea di portare una rivoluzione nei servizi dedicati all’ecosistema vinicolo grazie a servizi integrati e innovativi mai sperimentati finora. Forte dell’appeal generato dal suo esclusivo modello di business, dalle performance finora raggiunte e dall’interesse crescente delle audience a cui si rivolge, la sua campagna di Equity crowfunding sulla piattaforma Opstart è già andata in overfunding dopo poche ore dall’avvio e ha superato il target minimo fissato a 100.000 euro.
La piattaforma tecnologica si sviluppa attraverso i due portali enolo.it e cartadeivini.wine, di cui Enolò possiede i diritti industriali esclusivi, e un HUB logistico ed è nata per offrire soluzioni on line e off line integrate al servizio di tutte le cantine che raggiungono i consumatori tramite il canale HoReCa. Essa include un marketplace B2B originale, servizi logistici specializzati, un CMS per comunicare sul web e sui social e un CRM con strumenti di digital marketing. Grazie a questi servizi, le cantine e gli operatori horeca possono stabilire relazioni commerciali dirette ottenendo vantaggi reciproci: ordini flessibili e limitati al fabbisogno quotidiano, maggiori margini di guadagno, alto livello dei servizi, costi trasformati da fissi a variabili, rapida rotazione delle scorte e incassi puntuali.Dal suo esordio sul mercato nel 2019 e nonostante il lockdown, Enolò registra già brillanti risultati: decine di prestigiose cantine nazionali e internazionali servite, centinaia di dealers registrati, i siti enolo.it e cartadeivini.wine hanno raggiunto oltre 149.000 impression, la pagina Facebook di Enolò ha raggiunto 1.600.000 persone (risultati organici in data giugno 2020), i ristoranti, enoteche e locali iscritti alla newsletter sono circa 600, con un tasso di apertura del 39%, il tasso di riordino dei clienti HoReCa nel marketplace è del 100% e i tempi di spedizione e consegna hanno un’efficacia del 100% e il tasso di errori o contestazioni è pari a 0%.
Gli investimenti raccolti saranno destinati all’ampliamento delle infrastrutture logistiche; all’estensione dell’offerta anche al settore birre e spirits e soprattutto al potenziamento delle attività di marketing per scalare rapidamente il mercato nazionale e internazionale.
Le condizioni per partecipare all’overfunding di Enolò sono specificate nella scheda pubblicata sulla piattaforma di Opstart Equity Crowdfunding