L’Aquila. ‘Se sei abruzzese a Natale regala il Parrozzo, no pandoro, no panettone’. E’ questo il post natalizio di Abbruzzo di Morris, la cliccatissima pagina Facebook che in regione conta oltre 42mila like. Famosi per le loro originali e divertenti provocazioni, gli amministratori della pagina tornano ancora una volta a far pieno di mi piace e condivisioni sui social, grazie alla campagna natalizia pro Parrozzo, il dolce tipico del Natale abruzzese. Una vera e propria campagna promozionale, in chiave satirica, per invitare tutti i corregionali a consumare, al posto di panettoni o pandori, il Parrozzo, una volta simbolo incontrastato della tradizione natalizia abruzzese. Nato come dolce dei poveri è oggi, invece, tanto pregiato quanto raro.
Come nasce il Parrozzo? Il Parrozzo nasce nella società agricola come antico pane delle mense contadine che i pastori abruzzesi ricavavano dalla meno pregiata farina di mais, e una volta impastato veniva cotto nei forni a legna. Prese piede come dolce natalizio negli anni Venti per iniziativa del pescarese Luigi D’Amico, allora titolare di un caffè del centro, che ebbe l’idea di renderlo dolce e di produrlo nel suo laboratorio. La prima persona alla quale Luigi D’Amico fece assaggiare il suo Parrozzo fu Gabriele D’Annunzio, dolce di cui il poeta abruzzese era particolarmente ghiotto. D’Amico glielo inviò a Gardone, il 27 settembre del 1920 unitamente ad una lettera.
Come si prepara e quali sono gli ingredienti del Parrozzo? Sicuramente ancora impressi nelle menti delle nostre nonne, che ne sfornavano a volontà durante le festività natalizie, riproponiamo la ricetta affinché anche le giovani generazioni possano riscoprire il dolce natalizio per eccellenza della tradizione culinaria abruzzese. Per prima cosa bisogna tritare 200 grammi di mandorle, aggiungere 150 grammi di semolino e la buccia di un limone grattugiato e mescolate il tutto. Montare a parte i bianchi di sei uova a neve con una punta di sale e aggiungere i bianchi montati, assieme ai rossi delle uova e a 200 grammi di zucchero, al trito di mandorle e semolino. Rivestire di carta stagnola uno stampo a campana in cui versare il composto ottenuto ed infornare per 45 minuti a 180-200 gradi. Dopo la cottura porre il Parrozzo su un foglio di carta assorbente. Una volta raffreddato guarnite con della cioccolata precedentemente sciolta. Lasciar solidificare la cioccolata ed il vostro Parrozzo è pronto per essere mangiato.