Roma. Nella bozza presentata ai sindacati in vista della riapertura delle scuole diversi sono i punti focali: si va dall’obbligo di mascherine ai percorsi differenziati nei corridoi, al tampone in caso di febbre, agli ingressi delle classi distanziati nel tempo.
I presidi dovranno assicurare un piano di pulizia e sanificazione ambientale che garantisca la sicurezza, inoltre dovranno predisporre un numero adeguato di mascherine in classe e nei corridoi.
Gli ingressi dall’esterno nelle classi dovranno essere ridotti al minimo e, prima dell’inizio delle lezioni, ci sarà la misurazione obbligatoria della febbre. Bisognerà mantenere le distanze, quindi evitare assembramenti dentro e fuori le scuole. Saranno effettuati ingressi scaglionati, 15 minuti tra quello di una classe e quello di un’altra, con entrata ed uscita, quando possibile, da porte diverse.
Lungo i corridoi dovranno essere previsti percorsi da seguire per lo spostamento negli edifici, mentre palestre e laboratori potranno essere utilizzati anche per altre attività didattiche qualora fosse necessario il distanziamento sociale.
Perplessità da parte dei presidi, che sostengono la necessità del protocollo, ma al contempo ricordano che non si può assegnare a loro tutta la responsabilità della gestione e che c’è bisogno di regole chiare e non liberamente interpretabili.