Pescara. “La repentina chiusura di tutte le scuole superiori e il ritorno al 100% in didattica a distanza (eravamo al 50%) certifica per l’ennesima volta la totale incapacità di affrontare l’emergenza da parte della giunta regionale di centrodestra”. Lo afferma Marco Fars, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea abruzzese.
“Risale a solo una settimana fa la scellerata circolare del dipartimento sanità, a firma dell’assessore Nicoletta Verì, che escludeva docenti e collaboratori scolastici dalle misure di quarantena” spiega Fars. “Seppur sospesa dopo alcuni giorni per intervento dei sindacati, nell’arco della sua breve vita la circolare ha costretto alla normale condizione lavorativa il personale esposto a casi positivi accertati, mettendo a rischio la salute anche con gravi conseguenze dei propri familiari e colleghi. Ciò in piena circolazione della più pericolosa variante inglese”.
“L’aumento dei contagi, come già avvenuto a ottobre, manda in tilt il sistema dei tracciamenti nelle Asl e ancora una volta Marsilio è dovuto correre ai ripari con misure restrittive per la scuole superiori, purtroppo persino insufficienti nell’area di Pescara maggiormente colpita dai contagi e dalla saturazione del Covid Hospital cittadino, che ha obbligato il sindaco a decretare la chiusura di ogni ordine e grado scolastico fino al 16 febbraio. Si poteva evitare tutto ciò? Certamente” prosegue il segretario Prc-Se. “Se è innanzitutto responsabilità del governo non aver provveduto a ridurre il numero di alunni per classe (aumentare il distanziamento per limitare il contagio) con relativo incremento dell’organico docente e la dotazione di protezione adeguate per docenti e personale infanzia e primaria attraverso mascherine FFP2, la Regione ha anch’essa molte responsabilità, innanzitutto per quanto riguarda il sistema di tracciamento. Lo screening episodico e facoltativo voluto dal governatore si è rivelato un’inutile operazione di propaganda. Occorre al contrario l’esecuzione di tamponi a periodicità regolare e obbligatoria, mirati per tutta la popolazione scolastica, come avviene per il personale sanitario; a tal fine sarebbe stato molto utile ripristinare presidi sanitari in ogni istituzione scolastica”.
“Occorre all’interno dei dipartimenti di prevenzione delle quattro Asl una filiera specifica del tracciamento dedicata alle scuole, come già previsto nei protocolli di agosto” prosegue Fars. “Inoltre poco o nulla è stato fatto per i trasporti. Dal presidente di Tua, Giuliante, abbiamo sentito solo recriminazioni sul bilancio, senza la minima offerta di soluzioni alternative alla specificità del trasporto scolastico in relazione ai nuovi orari scaglionati. Così come nulla ha fatto la giunta regionale, nonostante la problematica sollevata prontamente da alcuni dirigenti scolastici”.
“La giunta regionale impieghi i giorni della chiusura per provvedere rapidamente a incrementare il personale e il sistema di tracciamento nelle quattro Asl, a programmare fino a fine lezioni una campagna di test rapidi, dedicati, ripetuti e obbligatori, a potenziare e risolvere le criticità dei trasporti. Studenti e personale scolastico delle scuole superiori meritano rispetto, è insostenibile questa continua altalena, che tra nuove varianti e ritardi della campagna vaccinale, inevitabilmente porterà al non ritorno in classe. Se non si prendono questi provvedimenti la scuola sarà la vittima sacrificale di scelte sbagliate e inadeguate del centrodestra, di Marsilio e dei suoi assessori. È inaccettabile” conclude Fars.