Roma. Diminuiscono in modo significativo gli episodi di violenza ai danni del personale scolastico. È quanto emerge dai dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che registrano, da settembre a oggi, appena quattro aggressioni segnalate, contro le 21 dello stesso periodo dell’anno scolastico 2024/2025 e le 19 del 2023/2024.
Il trend conferma un’inversione di rotta già evidente nel confronto annuale: nell’anno scolastico 2024/2025 gli episodi complessivi di violenza erano stati 51, mentre nel 2023/2024 se ne erano contati 71. Le vittime risultano prevalentemente gli insegnanti, colpiti nella maggior parte dei casi da familiari degli studenti.
Secondo il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si tratta di un risultato incoraggiante, pur in attesa di un consolidamento strutturale della tendenza. “Sono dati molto importanti per la rilevanza del calo delle aggressioni, ha dichiarato. Un ruolo significativo lo ha giocato l’introduzione di sanzioni più severe nei confronti di chi usa violenza contro il personale scolastico e la scelta di adottare una linea di assoluta fermezza. Stiamo restituendo autorevolezza ai docenti e rimettendo al centro la cultura del rispetto. Deve essere chiaro che chi aggredisce un docente aggredisce anche lo Stato”.
I numeri diffusi dal MIM sono il risultato di un monitoraggio sistematico avviato nel 2023, che ha consentito una rilevazione puntuale degli episodi di violenza nelle scuole. In precedenza, infatti, tali eventi non venivano censiti in modo strutturato: per l’anno scolastico 2022/2023 è disponibile solo il dato complessivo annuale, mentre mancano informazioni dettagliate sui primi mesi.
L’andamento registrato sembra indicare l’efficacia delle misure adottate e rafforza l’impegno del Ministero nel garantire ambienti scolastici più sicuri, tutelando il personale e promuovendo il rispetto delle istituzioni e del ruolo educativo della scuola.


