L’Aquila. In data odierna si è tenuta la riunione, in videoconferenza, con il Ministro della Pubblica Istruzione Azzolina e gli assessori regionali all’istruzione. Al vaglio dell’incontro la discussione sulla bozza del decreto legge per contenere gli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica Covid19 sul sistema scolastico e della formazione.
L’assessore Fioretti ha rimarcato con forza le carenze e le totali manchevolezze dei decreti finora emanati nonché i provvedimenti in via di emanazione. In particolare: lo stanziamento dei fondi non è
assolutamente in linea con le reali esigenze dei territori; la mancanza di azioni concrete a favore del mondo della formazione degli ITS, delle scuole paritarie e non ultimo lo 0-6 anni.
I provvedimenti del governo penalizzano la Regione Abruzzo. Fioretti ha aspramente contestato l’insostenibilità della riduzione di organico del corpo docenti per il prossimo anno scolastico 2020/2021, individuato di concerto tra il MIUR e MEF in 201 unità. Inaccettabile e privo di alcuna proporzione questo drastico taglio, a detta dell’esponente della Giunta, specie in questa particolare fase di incertezza sanitaria ed epidemiologica che stiamo vivendo, soprattutto in virtù di quanto dichiarato dal Ministro Azzolina in merito a quelle che lei stessa ha definito ‘classi pollaio’.
Fioretti ha sottolineato al ministro che per la Regione Abruzzo si devono considerare il contesto e la tipologia del territorio, articolato in piccoli e micro comuni (soprattutto nell’entroterra), per di più ancora alle prese con i gravi problemi di ricostruzione dell’edilizia scolastica dovuti ai due recenti eventi sismici del 2009 e 2016, e la conseguente parcellizzazione dei plessi, condizione oggi ulteriormente aggravata dall’attuale lock-down del mondo del lavoro.
“Non vi è alcuna intenzione da parte della regione di sottrarsi a una valutazione corretta e necessaria di razionalizzazione ma con numeri lontanissimi da quanto previsto dai ministeri competenti” ha affermato Fioretti.
In questa particolare fase emergenziale, in cui si attivano risorse per ogni settore, non è pensabile ammortizzare le attuali difficoltà sulla comunità scolastica, con un evidente aumento dei disagi verso alunni, famiglie e docenti, mettendo in difficoltà le comunità più vulnerabili, già martoriate, dei piccoli e micro comuni.
“Le misure sostenute dal governo centrale – conclude Fioretti – sono inadeguate e penalizzanti, le strategie messe in campo non rispondono alle necessità degli enti locali e dell’Abruzzo in particolare, risultando pressapochiste e non idonee alle attuali criticità.”