Pescara. I presidi aderenti all’Andis, l’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici, hanno chiesto al Ministro dell’Istruzione “di emanare con tempestività disposizioni attuative che chiariscano quali sono le attività di supporto – tra quelle previste nel CCNL Area Istruzione e Ricerca – che dal prossimo 1° aprile i dirigenti scolastici dovranno assegnare ai docenti inadempienti all’obbligo vaccinale o sprovvisti di documentazione giustificativa” e questo per “evitare l’insorgere di situazioni conflittuali o di contenziosi legali con i singoli dipendenti o con i rappresentanti sindacali”.
“A tal riguardo l’ANDIS osserva che, all’interno di un’organizzazione complessa come la scuola, non si possono definire in pochi giorni ruoli o funzioni di supporto organizzativo-didattico indipendentemente dalle competenze possedute dai docenti interessati e comunque in aggiunta alle funzioni già conferite con l’organico di potenziamento. Va considerato, inoltre, che in una istituzione scolastica (soprattutto negli istituti comprensivi) è difficile ipotizzare mansioni di supporto organizzativo-didattico che non prevedano il “contatto con gli alunni”, spiega Paolino Marotta presidente Andis nazionale.
“L’ANDIS segnala, ancora, il rischio che l’attuazione di questo punto del Decreto n. 24 finisca per incidere negativamente sul clima organizzativo e relazionale delle istituzioni scolastiche, in quanto la nuova modalità di gestione dei docenti non vaccinati potrebbe essere vissuta come disparità di trattamento tra chi si è regolarmente sottoposto a vaccinazione e chi non lo ha voluto fare.
Altro motivo di malumore e di incomprensione (anche all’interno delle famiglie degli alunni) potrebbe essere il fatto che ci troveremmo da una parte i supplenti confermati sulle classi e, dall’altra, i titolari non vaccinati destinatari di incarichi o funzioni di supporto a questo punto marginali nell’ambito dell’organizzazione scolastica”.