L’Aquila. “Esprimiamo profonda solidarietà alla comunità universitaria in seguito all’increscioso episodio di intolleranza verificatosi e condanniamo fermamente ogni forma di discriminazione, odio e violenza. La nostra Università e la nostra Città devono essere luoghi sicuri e accoglienti per tutte le persone, indipendentemente dalla loro identità di genere, orientamento sessuale o provenienza”.
Lo dichiara Marica Schiavone, presidente dell’Azienda per il Diritto allo Studio dell’Università dell’Aquila (Adsu), in riferimento al ritrovamento di una scritta omofoba e violenta sulle pareti del quarto piano del Dipartimento di scienze umane dell’Ateneo del capoluogo. La presidente Schiavone coglie l’occasione per ribadire l’impegno dell’Adsu “volto a promuovere progetti e iniziative per rafforzare l’inclusione e il rispetto per ogni individuo. Questi includeranno momenti di sensibilizzazione, formazione e supporto psicologico per la comunità universitaria, con particolare attenzione ai temi della diversità, dell’uguaglianza e dei diritti umani. Siamo determinati a fare tutto il possibile per prevenire simili episodi in futuro, creando spazi sicuri, incoraggiando il rispetto reciproco e garantendo che ogni membro della nostra università si senta valorizzato per quello che è”.
Dura la condanna anche da parte del direttore generale dell’Adsu, Michele Suriani. “Questo triste episodio non è un riflesso dei valori che intendiamo promuovere. L’Adsu si impegna attivamente per costruire un ambiente accogliente e inclusivo per tutti gli studenti, docenti e personale – afferma il direttore Suriani -. Siamo convinti che l’educazione e la cultura siano strumenti fondamentali per combattere ignoranza e pregiudizi, e che solo attraverso il dialogo, il rispetto e la solidarietà possiamo fare della nostra università un esempio di integrazione”.