L’Aquila. Nuovo scontro in Consiglio regionale sull’assestamento di bilancio. Nel mirino del gruppo consiliare del Partito Democratico l’emendamento approvato dalla maggioranza di centrodestra che modifica la legge regionale n. 42/2013 sulla Polizia Locale, introducendo deroghe che consentirebbero ai sindaci di designare comandanti anche esterni ai corpi stessi.
“È un nuovo pasticcio” affermano i consiglieri regionali del PD, “l’approvazione in fase di assestamento di bilancio da parte della maggioranza di centrodestra di un emendamento che stravolge la legge regionale sulla Polizia Locale, introducendo deroghe che consentono ai sindaci la designazione di Comandanti estranei ai corpi stessi. Una scelta grave, che ha avuto il nostro no netto e chiaro, ma che è passata nel tritacarne dei provvedimenti omnibus approvati dal centrodestra a notte fonda nell’ultimo Consiglio regionale”.
Secondo l’opposizione, le polemiche che ne sono seguite hanno costretto la maggioranza a ripensarci: “Oggi assistiamo a un imbarazzante dietro front – prosegue il gruppo PD – dopo la levata di scudi dei sindacati e delle associazioni di categoria della Polizia Locale in tutta Italia. Persino Forza Italia e chi era stato inizialmente indicato come ispiratore della proposta stanno prendendo le distanze. Un altro flop di Marsilio e della destra, che per inseguire velleità di potere rischiano di mettere alla berlina leggi e persino la Costituzione”.
Il PD sottolinea come la modifica fosse apparsa “pensata ad hoc” per un caso specifico: “Parliamo di una modifica che, così com’è stata presentata” dichiarano i consiglieri Dino Pepe, Silvio Paolucci, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Di Marco, Sandro Mariani e Antonio Blasioli, “sembrava pensata per risolvere una controversia legata al Comune dell’Aquila, ma che in realtà mina l’autonomia e la specificità della Polizia Locale, ignorando ripetute sentenze di Tar e Consiglio di Stato”.
Duro l’attacco politico anche sul piano del metodo: “È inaccettabile – aggiungono – che chi governa faccia della sicurezza il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale, salvo poi trasformarla in cavallo di Troia quando si tratta di aprire nuovi spazi alle nomine politiche. Inoltre la procedura è stata adottata senza alcun coinvolgimento delle parti sociali e contro il parere degli operatori: un altro atto di forza che divide, anziché garantire certezze”.
La conclusione è un appello diretto al presidente Marsilio e alla sua maggioranza: “La comunità abruzzese ha bisogno di una Polizia Locale forte, autonoma e rispettata, non di un Corpo commissariato dalla politica e indebolito nelle sue funzioni. Non è così che si rafforza la sicurezza urbana – sostengono i consiglieri dem – ma anzi la si svuota dall’interno, con la conseguenza di far passare altre finalità che la legge non contempla. Questo è il rischio. Per questo chiediamo al presidente Marsilio e alla sua maggioranza di tornare sui propri passi e di ascoltare chi ogni giorno lavora sulle strade, tra i cittadini, per la sicurezza reale delle nostre comunità. L’unità e la dignità della Polizia Locale non si barattano per qualche nomina in più”.