Pescara. L’Abruzzo si dotera’, per la prima volta di una Rete regionale e di un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la sclerosi multipla. Con la malattia cronica, seconda causa piu’ comune di disabilita’ neurologica nel giovane adulto, piu’ comune nelle donne, convivono oltre 2.400 abruzzesi, secondo dati dell’Associazione italiana Sclerosi multipla. Ogni anno si contano 75 nuove diagnosi. Per offrire una migliore assistenza, la Regione ha disposto una nuova organizzazione della rete regionale composta da Centri di Sclerosi Multipla, distinti in primo e secondo livello sulla base dei requisiti organizzativi, dell’autonomia prescrittiva e dei volumi di attivita’, che opereranno in tutto l’Abruzzo, attraverso l’adozione di un percorso diagnostico terapeutico uniforme e omogeneo su tutto il territorio. I centri di secondo livello sono stati individuati negli ospedali dell’Aquila, Chieti e Lanciano, quelli di primo livello nei presidi di Avezzano e Teramo. In caso di esordio subacuto, il paziente potra’ accedere al Centro Sclerosi Multipla mediante impegnativa dei medici di medicina generale, neurologi o altri specialisti in classe di priorita’ Breve, ossia prima visita entro 10 giorni, per garantire una diagnosi tempestiva e accurata della malattia. Nella Rete, i Centri riconosciuti adottano le piu’ aggiornate raccomandazioni scientifiche internazionali, che consentono l’impiego dell’intero spettro dei farmaci per la cura della Sclerosi Multipla. Un ruolo importante, all’interno della Rete, e’ stato affidato alla riabilitazione del paziente, per massimizzare l’indipendenza funzionale, ridurre la disabilita’ e prevenire complicanze secondarie. Sono previsti quattro livelli di setting riabilitativo e criteri uniformi di trattamento. Il nuovo modello organizzativo, promosso dall’assessore regionale alla Programmazione sanitaria Silvio Paolucci, e’ stato elaborato da un gruppo di lavoro costituito da specialisti della Sclerosi Multipla della quattro Asl abruzzesi, dai rappresentanti dell’Agenzia Sanitaria e del Dipartimento Salute e Welfare, e in collaborazione di rappresentanti nazionali e regionali dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla.