L’Aquila. L’ex segretario del Partito democratico d’Abruzzo, Marco Rapino, lascia il partito dopo la scelta di Renzi di portare avanti una scissione. L’ex segretario dem spiega la sua scelta in una lunga lettera.
“Sono qui a scrivere per salutare i compagni di viaggio di una vita”, scrive Rapino, “sono entrato nel partito democratico quando ancora non esisteva, quando era solo un’intuizione. Ho lottato, passato intere giornate insieme a voi per farlo nascere, per farlo vivere e resistere. Grazie al vostro sostegno ho avuto anche la fortuna di dirigerlo e di questo ve ne sarò sempre grato. Oggi insieme a tanti abbiamo deciso di intraprendere una nuova strada, una nuova avventura che speriamo possa dare all’Italia il futuro che merita. In questi mesi lo scenario politico italiano si è completamente rivoluzionato e l’impegno che voglio offrire è quello di dare tutto il mio contributo per poter costruire una nuova pagina della politica italiana”.
“Il partito democratico giocherà un ruolo fondamentale perché è una forza di governo indispensabile”, sottolinea l’ex segretario Dem, “ma è necessario e auspicabile costruire un nuovo soggetto che sappia dialogare con tutte quelle persone che oggi non sanno chi votare e che non possono guardare al Pd come interlocutore. Credo che l’Italia abbia bisogno di luoghi dove progettare idee che costruiscano la casa degli europei del 2030. Un luogo dove chi ha voglia di mettere a disposizione il proprio tempo sia accolto per davvero. Un luogo dove chi arriva non rimane vittima di correnti o “guerriglie”. Uno spazio sano, trasparente, stimolante. Un luogo dove non ci si debba mettere in fila per parlare e progettare il futuro”.
“In questi mesi voglio dedicarmi a dare vita a tutto questo”, spiega Marco Rapino, “provando con tutto me stesso a non ricadere nei tanti errori compiuti nel passato. Cercherò di dire la mia su come costruire un’organizzazione leggera ma efficace, come tornare a parlare alle persone e quali scelte mettere nella nostra agenda politica. Il governo Conte 2, è una grande occasione per far tornare l’Italia a crescere. Sono convinto che continueremo ad ascoltarci e ci troveremo spesso dalla stessa parte”.
“Altre volte forse avremo idee diverse”, conclude, “ma con l’intelligenza di chi riconosce il proprio cammino sapremo trovare le ragioni per le sfide che ci attendono. Buona fortuna a noi tutti”.


