Roma. Ritmi massacranti imposti arbitrariamente dall’alto, stress a livelli insostenibili, lavoratrici e lavoratori privati della possibilità di vivere dignitosamente la propria quotidianità e non messi nelle condizioni di valorizzare al meglio la propria esperienza sul campo. La situazione in Enel Distribuzione ha raggiunto un punto di non ritorno.
Per questo motivo le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil, sotto lo slogan “Enel dispone, il sindacato si oppone”, hanno proclamato uno sciopero unitario per venerdì 20 giugno, con una grande manifestazione nazionale a Roma, in Piazza Verdi, alle ore 10.00.
“È il terzo sciopero che organizziamo, un fatto senza precedenti – dichiarano Ilvo Sorrentino (segretario nazionale Filctem-Cgil), Amedeo Testa (segretario generale Flaei-Cisl) e Marco Pantò (segretario nazionale Uiltec-Uil) – ma ormai è una questione di dignità: ora o mai più. I lavoratori sono stanchi di politiche aziendali che ricadono sulle loro spalle, di un degrado progressivo – e in alcuni casi irreversibile – delle relazioni industriali, e di continui ordini di servizio volti a tamponare una cronica carenza di personale. I turni così strutturati non migliorano la produttività, rendono solo più tossico l’ambiente di lavoro e impoveriscono un settore strategico come quello elettrico, fondamentale per l’economia del Paese. Se non si cambia rotta, la transizione energetica rischia di trasformarsi in un peso per cittadini, famiglie e imprese. Il futuro del settore non può coincidere unicamente con gli interessi dei manager”.
“I lavoratori – concludono Sorrentino, Testa e Pantò – chiedono soltanto di poter continuare a fare bene il loro lavoro. Progetti e investimenti legati al PNRR e alla proroga delle concessioni devono essere gestiti con coerenza e organici adeguati”.