L’Aquila. “In continuità con la celebrazione della Perdonanza e nella ricorrenza del centesimo anniversario delle apparizioni di Fatima, annuncio che il 13 ottobre, nella nostra Diocesi, sarà solennemente avviato un Biennio Mariano”. Lo ha annunciato l’arcivescovo metropolita dell’Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi, al termine della sua omelia nella messa di chiusura della 723/a Perdonanza Celestiniana, celebrata nella basilica di Collemaggio, al centro di un complesso restauro seguito ai gravi danni del terremoto del 6 aprile 2009, per l’occasione riaperta in parte al culto. La porta Santa della basilica è stata aperta ieri alla presenza del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, all’Aquila come inviato del Papa. Come spiega una nota della Curia, il Biennio Mariano terminerà nel 2018 con la consacrazione della Diocesi alla Madonna di Fatima di cui quest’anno ricorre il centenario delle apparizioni.
“Nel 2017 e 2018, a Dio piacendo, si svolgerà la ‘Peregrinatio Mariae’ in tutte le Foranie della Diocesi – ha aggiunto – questo cammino si concluderà con la solenne consacrazione alla Madonna della Città e dell’intero Territorio”. “Nel periodo 2018-2019 vivremo, come Chiesa, l’ esperienza di metterci, con una speciale intensità, alla ‘Scuola di Maria’, maestra nel testimoniare e donare il Vangelo”, ha detto poi. “L’umile Vergine di Nazareth ci sarà compagna e guida nel percorrere le vie della misericordia e della comunione – ha proseguito il presule – Lei, modello di santità, donna della Pasqua e madre dell’unità, ci aiuti a essere Chiesa missionaria, che testimonia sempre e ovunque l’amore di Dio, specie nelle ‘periferie esistenziali’ della nostra società”. Al termine della Messa e prima della chiusura della Porta Santa il sindaco dell’Aquila, Pierlugi Biondi, ha sottolineato che “sta per concludersi la 723esima edizione della Perdonanza Celestiniana, una manifestazione che è, sempre di più, festa di popolo: un evento caro tanto all’universo laico quanto a quello religioso, per i profondi valori che incarna e testimonia”.
“Valori legati, in primo luogo, alla figura straordinaria di Celestino V e al suo messaggio di speranza legato al documento da cui le celebrazioni prendono nome e spunto: la Bolla del Perdono. Un’indulgenza concessa agli ultimi della terra, ai poveri e ai bisognosi, e affidata alla Municipalità aquilana che, da allora, la custodisce con orgoglio e con amore profondo. Un evento che la città celebra attraverso la Perdonanza Celestiniana, manifestazione che, negli anni, ha visto la presenza di figure quali Madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama ed Ela Gandhi, nipote ed erede spirituale del Mahatma”.