L’Aquila. “Bisogna restituire centralità ai comuni in ragione della responsabilità cui sono chiamati a rispondere. Ritengo pertanto necessari una semplificazione sostanziale degli iter amministrativi – troppo spesso incagliati in inutili pastoie burocratiche – e un potenziamento delle risorse umane a servizio degli enti locali che devono gestire la straordinaria opportunità offerta dalle risorse del Pnrr e del Fondo complementare per le aree sisma”.
Lo ha dichiarato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel corso del dibattito “Scenari per i comuni italiani. La finanza locale tra opportunità d’innovazione e fragilità da superare” promosso da Ifel – Istituto per la Finanza e l’Economia locale dell’ANCI, e che si è tenuto a Roma alla presenza, tra gli altri, del ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, del direttore generale del servizio centrale Pnrr del ministero dell’Economia e delle Finanze, Carmine Di Nuzzo, del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia, insieme ai sindaci dei comuni di Palermo e Andria.
Durante il confronto, moderato dal giornalista de Il Sole 24 Ore, Gianni Trovati, si è parlato del percorso di ricostruzione e rigenerazione che interessa il capoluogo abruzzese e in particolare del modello L’Aquila replicabile nei territori colpiti da calamità naturali.
“Sull’Aquila e il cratere 2009 si sta concentrando la più grande opera di ricostruzione della storia recente con uno stanziamento di fondi che ammonta, fino ad oggi, a 22 miliardi di euro. L’operazione applicata sull’Aquila dal punto di vista edilizio, urbanistico e sociale, con i pregi, difetti ed errori commessi in passato, ha tutte le caratteristiche per diventare un modello scalabile e riapplicabile in altri territori colpiti da calamità naturali. Non saremmo buoni amministratori se non ne tenessimo conto”, ha concluso il primo cittadino.