Scanno. “Il Comune di Scanno avvia il percorso per il risanamento finanziario e l’uscita dal dissesto”, scrive il primo cittadino Mastrogiovanni. “Con la pubblicazione dell’atto ufficiale oggi, l’Organismo Straordinario di Liquidazione ha concluso gli accertamenti con la ricognizione dei debiti relativi alla pregressa situazione economico finanziaria del Comune di Scanno, a seguito della dichiarazione di dissesto, accertato al 31 dicembre 2019”.
“È stato un lavoro lungo, complesso e oculato quello operato dalla nostra amministrazione esclusivamente per il bene di Scanno. È per noi una grande soddisfazione vedere confermate oggi le scelte sofferte, ma virtuose, che abbiamo preso con grande coraggio, con la consapevolezza che avremmo imboccato la giusta strada nel più breve tempo possibile. E così è stato”, afferma il Sindaco di Scanno Giovanni Mastrogiovanni. “Ringrazio tutti coloro che con grande impegno sono riusciti a districare i nodi complessi di una situazione difficile fatta di debiti pregressi e ricorsi giudiziari che il Comune ha superato brillantemente. Si è conclusa oggi una fase importantissima” conclude il sindaco “che ci avvia sulla strada verso l’uscita dal dissesto finanziario”.
A tal proposito il vicesindaco Giuseppe Marone ha dichiarato: “È un primo passo complesso che ci ha visti impegnati, come promesso, fin dal 1 gennaio 2020,nonostante i tanti ostacoli, riuscendo ad individuare la massa debitoria, trasferendo una somma importante che consentisse di avviare il percorso virtuoso. Il debito è pari a 7.694.656,68 e ora può essere definitivamente avviata una fase di risanamento con la liquidazione dei creditori, proponendo il 60% del dovuto, attraverso risorse che per 1.800.000 euro dovranno essere ancora reperite e 4.561.754,03 euro che sono state già trasferite grazie alle nostre scelte e alla oculata gestione dell’attuale amministrazione comunale”.
“I dati emersi, uniti alla pregressa confusionaria gestione delle casse comunali, evidenziano come la nostra decisione assunta era necessaria e l’unica possibile nell’interesse della collettività. Non abbiamo potuto affrontare il predissesto perché era impossibile individuare i debiti e riuscire a definire un piano di riequilibrio certo e attendibile. Inoltre in questa operazione si è accertato, come avevamo già affermato, la distrazione di fondi che erano invece vincolati per realizzare opere pubbliche. La situazione”, conclude il vicesindaco, “è ancora in itinere, ma grazie al nostro operato Scanno può vedere sempre più vicino il riequilibrio e la fine del dissesto”.