Teramo. Convocare un tavolo sulla sanità, “con il quale registrare le adesioni e programmare tempi, modalità e contenuti di un confronto che deve essere competente, creativo, generoso ma imporsi un percorso fatto di concretezza e di tempi certi”. È quanto chiedono le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil al sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto nella sua veste di presidente del comitato ristretto dei sindaci.
“La sanità teramana”, tuonano i sindacati in una nota, “continua a non avere né un programma “illuminato”, capace di rispondere ai diversi bisogni dei cittadini nel territorio, né una definizione della rete ospedaliera che sia in grado di aggiornare e modernizzare le strutture e i servizi odierni, con un progetto idoneo a recuperare i tanti, troppi ritardi, fragilità, insufficienze, storicamente presenti nella struttura attuale. Purtroppo, sul tema, continua un dibattito frammentato dove ognuno partendo dalla propria visuale (spesso interesse) propone soluzioni uniche, certe e salvifiche per tutta la comunità e il territorio”.
Una situazione diventata ormai intollerabile per i segretari provinciali di Cgil Giovanni Timoteo, Cisl Fabio Benintendi e Uil Fabrizio Truono, a fronte della quale sarebbe sempre più evidente il rischio non solo di non avere una rete sanitaria moderna, efficiente ed efficace, “ma anche di perdere la migliore peculiarità della sanità provinciale con un servizio prevalentemente pubblico”. Per questo i sindacati, che già due anni fa avevano presentato una proposta per la riorganizzazione delle rete sanitaria provinciale chiedendo che fosse il comitato ristretto dei sindaci a creare le condizioni per realizzare uno spazio di confronto, tornano a chiedere al sindaco Gianguido D’Alberto la convocazione di un apposito tavolo.
“In questo quadro di incertezza”, concludono i sindacati, “condividiamo la manifestazione prevista per domani a Giulianova, ritenendo che possa servire a ribadire con convinzione l’importanza e la centralità che deve avere ancora in questo territorio la sanità pubblica. Di fatto, al di là delle rivendicazioni più specifiche legate al territorio, quell’iniziativa dice con forza che i cittadini vanno ascoltati per i loro timori e rassicurati sulle capacità del servizio sanitario di essere in grado di intervenire con rapidità, efficienza e sicurezza”.

