L’Aquila. “Chiedo la convocazione urgente delle Commissioni Consiliari – così il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci – L’assenza di una strategia del governo regionale su una delle maggiori ASL del territorio abruzzese qual è quella di Lanciano-Vasto-Chieti, è diventata un’emergenza. L’azienda è in una situazione di stasi: ferma riguardo alle nomine dei direttori di struttura complessa, a quelle dei direttori di dipartimento, ma anche per quanto riguarda il ruolo di oltre 300 dirigenti medici. È come una nave che va alla deriva, senza guida. La Asl deve erogare prestazioni sanitarie che siano garantite dai professionisti competenti, senza questi non si procede e senza gerarchie non si governa un sistema complesso. Invece ci troviamo di fronte una realtà in cui mancano i direttori di chirurgia, ortopedia, neurologia, pronto soccorso, urologia, otorino, direzione medica di presidio. Inoltre, dopo la chiusura del Distretto di Chieti Scalo, la revoca degli angiografi a Lanciano e Vasto, nonché a oltre dieci giorni dal provvedimento di chiusura delle cucine dell’ospedale di Vasto, non registriamo altro che l’inaudito silenzio dell’esecutivo regionale, che ha invece il dovere di stanziare le risorse per l’Ospedale S. Pio”.
Un dovere pressante, incalza Paolucci:“Tenuto conto che la Regione ha appena dato 1 mln di euro per il Festival Cartoons e decine di migliaia di euro per svariati festival del cioccolato. Il maggior quantitativo di risorse possibili vanno trasferite alla Asl perché dia immediata risposta alle istanze urgenti. Tutto questo accade perché l’amministrazione regionale di centrodestra non ha una visione concreta sul da farsi e senza una visione è difficile prendere decisioni che garantiscano il buon funzionamento dei servizi sanitari aziendali. È comprensibile che in queste condizioni diventi complicato anche agire positivamente per un direttore generale, specie se a fronte degli annunciati tagli che solo per la Asl di Chieti saranno pari a 30-40 milioni di euro annui e che senza una nessuna guida e indirizzo politico, rischiano di trasformarsi in enormi problemi per l’utenza. Per questo l’attuale condizione della sanità nel nostro territorio, sollecita il confronto e la discussione.
Da qui l’idea di convocare gli organi di controllo regionale: “Devono essere investiti di tale inerzia e delle illegittimità anche delle delibere adottate senza il parere del direttore sanitario aziendale in quanto vacante – conclude Paolucci – A tal fine chiederò alla Commissioni competenti di convocare l’assessore oltre al manager, per capire innanzitutto quale sia la rotta e quali i mezzi per raggiungere la meta di servizi sanitari che non vadano alla deriva come invece preannuncia la situazione attuale. Va anche capito perché il nuovo direttore generale non abbia ancora potuto prendere nessuna decisione strategica, nel mentre registriamo sterili e inappropriate polemiche su Twitter: ci aspettiamo risposte non tweet, risposte che chiaramente innanzitutto stanno in capo alla Giunta Regionale. La produzione che è diminuita, la carenza di personale, la scarsa compliance del livello decisionale con i professionisti, determinano sicuramente a lungo andare un deterioramento dei servizi, manca un’agenda strategica e un dialogo organizzativo e questo in sanità non si può tollerare. Di certo la principale responsabilità è della Giunta più immobile della storia, che porterà il Consiglio a discutere degli atti di programmazione del 2019 nel 2020! Se tutto va bene”.