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Sanità pubblica tra privati e austerity, sabato all’Aquila la presentazione del nuovo libro di Salute S.p.a

Giulia Antenucci di Giulia Antenucci
13 Novembre 2018
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L’Aquila. “La sanità pubblica in Italia è stata indebolita per essere data in pasto al settore privato, specie a quello assicurativo. Di questo passo sarà sempre più cospicua la parte del sistema sanitario affidato ai privati, con ogni prevedibile conseguenza”. Così Francesco Carraro, scrittore e avvocato che si occupa da anni di responsabilità civile, medica in particolare, e di azioni di risarcimento danni, autore, insieme al patrocinatore stragiudiziale Massimo Quezel del libro “Salute S.p.a. La sanità svenduta alle assicurazioni. Il racconto di due insider”, pubblicato a settembre da Chiarelettere.

Il libro sarà presentato dagli autori in occasione del convegno di sabato all’Aquila, alle  15.30 nella Sala Rivera di Palazzo Fibbioni , dal titolo “Sanità pubblica tra privati e austerity. Le bugie sullo ‘stato di salute’ del sistema sanitario nazionale e i rischi di un suo smantellamento”.

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Nel corso del convegno, organizzato dal quotidiano digitale AbruzzoWeb.it, sarà toccato, inoltre, anche il delicato e sempre infuocato tema del project financing per gli ospedali in Abruzzo, “tema che rientra appieno nel discorso della privatizzazione della sanità pubblica”, come spiega Carraro.

“Quello della sanità”, spiega Carraro, “è un settore che nel corso degli anni è stato sottoposto a feroci tagli da austerity, da spending review, specie a causa dei diktat dell’Unione Europea. Ci hanno sempre ripetuto che il nostro è un Paese con una spesa pubblica, anche nel campo sanitario, fuori controllo. Invece, i dati e i numeri specie dal 2008 in poi dicono l’esatto contrario. E, più in generale, l’Italia non è mai stata ‘spendacciona’, ma sempre in media con il resto d’Europa”.

“Sulle bugie scritte, dette e ripetute sulla sanità pubblica in Italia, ossia sullo stato di salute del sistema sanitario nazionale io e Quezel abbiamo le idee chiare, ma fino a qualche tempo fa non era così. Da professionisti impegnati soprattutto nei casi di responsabilità professionale medica, la nostra idea era abbastanza negativa in merito. Per questo volevamo produrre un testo che parlasse dei tanti danni prodotti nella sanità pubblica, parliamo di circa 30 mila denunce l’anno per un ammontare complessivo annuo di circa un miliardo di euro”, prosegue l’esperto.

“Poi”, ammette, “abbiamo cambiato in corso d’opera quando, in base a delle ricerche recenti e molto affidabili, ci siamo resi conto che il sistema sanitario italiano è uno dei migliori del mondo. Al netto dei difetti che ha e che non si possono negare, è una vera e propria eccellenza”.

“Ma ormai esistono i padroni della salute. Una lobby potente che, attraverso polizze ben congegnate e piene di cavilli, si garantisce utili milionari. A quarant’anni esatti dalla nascita del sistema sanitario nazionale, siamo di fronte a un mondo sommerso nel quale la salute è schiacciata tra tornaconto politico e interessi privati. Annientato il diritto, la legge dei mercanti della salute stabilisce: chi può si curi, gli altri si arrangino”, afferma quindi Carraro.

“E sempre più spesso le compagnie rifiutano di assicurare medici e strutture ospedaliere, rischiando di far saltare un sistema di tutele e garanzie. Perché non rende abbastanza. Ciò che fa guadagnare è invece il nuovo eldorado della sanità integrativa. Intanto, circa dieci milioni di italiani rifiutano visite specialistiche per problemi economici. È evidente il disegno che c’è dietro, è chiaro il modello di società che si va configurando. La tutela della salute è un fatto di civiltà e non riguarda solo chi sta male: è interesse della collettività, non solo del singolo. Reagire si può, prima che sia troppo tardi”, conclude.

Al convegno interverranno ufficialmente, tra gli altri, Guido Quintino Liris, vice sindaco dell’Aquila e dirigente medico della Asl n.1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Alessandro Grimaldi, segretario regionale dell’Anaao Assomed e direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’Ospedale “San Salvatore” dell’Aquila, Marco Valenti, docente dell’Università dell’Aquila e direttore del Centro di riferimento regionale per l’Autismo, Venanzio Gizzi, presidente nazionale di Assofarm-Farmacie Comunali e presidente dell’Unione Europea delle Farmacie Sociali, Sara Marcozzi, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia, i sindacalisti Carmine Ranieri (Cgil), Vincenzo Traniello (Cisl), Pino De Angelis (Uil) e Milhem Chaled (Nursind), Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc-Sinistra europea, Alfonso De Amicis, esponente di EuroStop, Antonio Felice, esponente del Partito comunista Abruzzo.

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