L’Aquila. “La situazione nella Asl 1 è pesante e, nonostante l’impegno straordinario di medici e personale sanitario, ogni giorno vengono denunciate situazioni molto critiche; in particolare all’Aquila, abbiamo dovuto mobilitarci per ottenere cose scontate ed abbiamo dovuto denunciare uno squilibrio della spesa e degli investimenti da parte della Giunta Marsilio”.
Siamo riusciti – anche grazie all’intervento degli stessi medici e dei sindacati – a recuperare alcune situazioni di vera e propria discriminazione ed accanimento verso l’ospedale e la medicina di base (ultima, la vicenda incresciosa delle mancate sostituzioni dei medici di famiglia e della riduzione dell’orario nelle USCA)”. Con queste parole la deputata Pezzopane fa il punto della situazione, soffermandosi sul programma di rilancio della sanità anche attraverso il buon utilizzo dei fondi del Pnrr.
“Il Pnrr è uno strumento straordinario e dobbiamo saper cogliere le occasioni che ci offre per rilanciare la nostra sanità, tanto più in una città e in una realtà territoriale che, purtroppo, negli ultimi anni ha perso centralità; l’ospedale dell’Aquila, che vanta professionalità eccellenti, è stato ‘ristretto’ mentre sono state supportate le strutture sulla costa. Penso al covid Hospital realizzato a Pescara con un finanziamento da 13 milioni di euro a fronte delle briciole destinate alla nostra azienda sanitaria provinciale.
Per questo, vogliamo dare sostanza ad un progetto che rimetta al centro la sanità: L’Aquila è tanto più forte quanto più le strutture sanitarie sono in grado di accogliere in maniera eccellente le necessità dei cittadini. Il rilancio del San Salvatore e la strutturazione di una medicina territoriale d’avanguardia sono, per noi, obiettivi forti del programma di governo della città.
Ho condiviso l’intervento appassionato di Rosy Bindi: va rafforzata l’assistenza territoriale e domiciliare, con la realizzazione di Case della comunità intese come luogo di presa in carico delle persone non soltanto dal punto di vista sanitario ma anche sociale. Ciò impegna la Regione, e i Comuni – con i sindaci che avranno un ruolo determinante – ad una programmazione seria che tenga conto delle nuove sfide poste dal Pnrr senza dimenticare le storture da correggere, risultato dei due anni di pandemia: si sono trascurate la prevenzione e le diagnosi precoci, le liste di attesa si sono allungate. Su questo sarà necessario intervenire. Così come sul personale, che va necessariamente rafforzato: è una priorità per noi.
Se vogliamo rafforzare il servizio sanitario nazionale pubblico – ha detto Rosy Bindi – “bisogna avere il coraggio, e la capacità, di correggere alcune distorsioni che si sono verificate in questi anni”; noi, siamo pronti alla sfida e, per questo, tra qualche settimana torneremo a parlare di sanità.
Biondi tace sulle criticità di gestione della Asl 1, evidentemente impossibilitato a criticare le scelte, dannose, della giunta regionale e del suo presidente Marsilio; noi crediamo, al contrario, che di sanità si debba parlare perché, oltre a rappresentare un diritto essenziale per le cittadine e i cittadini, ‘misura’ la qualità della vita di un territorio.”