L’AQUILA. “Ancora una volta, il Tavolo di monitoraggio ministeriale certifica un fallimento totale nella gestione della sanità abruzzese. Non è solo un giudizio tecnico durissimo, ma una vera e propria bocciatura politica che pesa come un macigno sul governo regionale di centrodestra guidato da Marco Marsilio”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali Vincenzo Menna e Giovanni Cavallari del gruppo Abruzzo Insieme, a commento delle risultanze emerse nell’ultima verifica ministeriale sul Piano di rientro sanitario.
“Il quadro che emerge – proseguono – è quello di una regione trascinata sull’orlo del commissariamento, con un deficit sanitario fuori controllo e una mancanza di soluzioni concrete. Il Ministero ha già diffidato la Regione a coprire almeno 113 milioni di euro di disavanzo per il 2024: si tratta di cifre enormi, che dimostrano l’insostenibilità dell’attuale gestione”.
Per Menna e Cavallari il problema non è solo contabile: “Non c’è alcun vero piano operativo, nessuna strategia strutturale. I tecnici chiedono un piano entro luglio, ma la Regione sembra navigare a vista, senza visione né prospettiva. La responsabilità politica è evidente, ed è giunto il momento che i cittadini sappiano la verità: il sistema sanitario abruzzese è stato smantellato pezzo dopo pezzo, tra tagli, blocchi alle assunzioni, carenze nei servizi essenziali e fughe verso altre regioni”.
“Pagano le conseguenze i cittadini – aggiungono – con liste d’attesa interminabili, pronto soccorso in affanno, servizi territoriali in crisi e un personale sanitario lasciato solo ad affrontare l’emergenza quotidiana. A questo si aggiunge l’aumento delle tasse per tentare di colmare i buchi lasciati da anni di scelte sbagliate”.
Menna e Cavallari concludono con un appello: “Serve un’inversione di marcia immediata. La sanità pubblica non può più essere gestita con superficialità e propaganda. Noi continueremo a batterci affinché l’Abruzzo torni ad avere una sanità efficiente, accessibile e sostenibile, vicina ai bisogni delle persone e non ostaggio delle logiche di partito”.